COLLABORAZIONE Pastorale di Cormòns - Parrocchie di Borgnano, Brazzano, Dolegna del Collio e Cormòns
E’ tradizione in molti luoghi della cristianità che la statuina di Gesù Bambino, venga posta, oltre che nei presepi veri e propri, anche sull’altare, o accanto all’ambone dove viene proclamata la Parola durante la celebrazione della Santa Messa.
“Oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore che è Cristo Signore.
Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia".
Anche nel modo di rappresentare “Gesù Bambino” si ha una evoluzione nel corso del tempo.
Le fasce che avvolgono l’infante costituiscono la primitiva iconografia ed esse sono già profezia del sudario con cui sarà avvolto nel sepolcro; così come la nudità con cui viene spesso raffigurato è espressione dell’umiliazione cui il Figlio di Dio ha voluto sottoporsi nel “farsi uomo come noi” da “Dio che era”.
Quando, poi, Gesù non è fasciato, lo troviamo posto sulla paglia o dentro la mangiatoia; a volte è in grembo alla madre e alza la mano nel gesto della benedizione protendendo le due dita a manifestare di essere la seconda persona della Santissima Trinità, il Verbo Incarnato, Colui che unisce in sé la natura divina e quella umana.
Altre volte appare con le braccia aperte in segno di accoglienza o in atteggiamento di allungare le piccole braccia fino quasi a toccare i doni che gli vengono porti dai Magi.
“Vidi il glorioso Bambino giacere sul pavimento, ignudo e risplendente. Il suo corpo era immune da macchie o impurità. Poi udii anche il canto degli Angeli di miracolosa bellezza e dolcezza…il fanciullo si lamentava e tremava per il freddo e la durezza del suolo ove era coricato.
La madre lo prese tra le braccia e lo strinse al seno” (dalle “Rivelazioni” di Santa Brigida)
“Il bambino” in ogni presepe costituisce il punto focale, la figura più cara; quella che si ripone per ultima con la massima delicatezza ed emozione proprio quando sta per scoccare la mezzanotte; quella di fronte alla quale i bambini, ma anche gli adulti recitano le preghiere.
A Steyer in Austria sorge il Santuario di “Gesù Bambino”; fu costruito nel 1708 per custodire una statuetta di cera raffigurante il “Santo Bambino” sistemata nell’incavo di un abete da un certo Ferdinand Sertl, sofferente di epilessia, che fu guarito proprio mentre devotamente pregava davanti a quella piccola immagine di cera.
“E’ nato il divino Bambino,
E’ nato il Divino Bambino,
Suonate corni, risuonate zampogne.
E’ nato il Divino Bambino,
Cantiamo tutti la sua venuta”
Auguri di Buon Natale
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