COLLABORAZIONE Pastorale di Cormòns - Parrocchie di Borgnano, Brazzano, Dolegna del Collio e Cormòns
E’ tempo di “Avvento”, cioè di attesa e di preparazione al più grande evento nella storia dell’uomo.
Sta per venire il “Messia”, il “Salvatore”, si annuncia a tutti i popoli di tutti i tempi “la Salvezza”.
“Il Re dei RE” non nascerà, come i potenti della terra, in una reggia, ma nell’umiltà di una grotta; non sarà annunciato da araldi, ma accolto da semplici pastori.
La Chiesa e tutto il popolo cristiano cantano la Sua Gloria (v . n. 525 Catechismo Chiesa Cattolica) con l’antico canto:
“La Vergine oggi dà alla luce l’Eterno
e la terra offre una grotta
all’inaccessibile.
Gli angeli e i pastori a lui inneggiano
e i magi, guidati dalla stella,
vengono ad adorarlo.
Tu sei nato per noi
Piccolo Bambino, Dio eterno”
In questo antico canto di lode e di gioia ci sono tutti gli elementi caratteristici del “Presepio”, che San Francesco a Greggio, nella notte di Natale del 1223, realizzò per la prima volta.
Ci narra, infatti, la “Leggenda Maggiore” di San Bonaventura da Bagnoregio (capitolo X,7):
“Ma perché ciò non venisse ascritto a desiderio di novità, chiese ed ottenne il permesso dal Sommo Pontefice. Fece preparare una stalla, portare del fieno e condurre un bue ed un asino. Si radunano i frati, accorre la popolazione; il bosco risuona di voci e quella venerabile notte diventa splendente di innumerevoli luci, solenne e sonora di laudi armoniose.
L’uomo di Dio stava davanti alla mangiatoia, ricolmo di pietà, cosparso di lacrime, traboccante di gioia.
Il Santo Sacrificio è celebrato sopra la mangiatoia e Francesco, levita del Cristo, canta il Santo Vangelo.
Predica al popolo e parla della nascita del re povero e nel nominarlo lo chiama per tenerezza d’amore “Il Bimbo di Betlemme”.
Si diffondono, così, giungendo fino ad oggi, una tradizione ed una consuetudine, ma anche un modo genuino e spontaneo di pregare.
Davanti alla grotta del presepio di casa ancora oggi bambini ed adulti riescono a commuoversi e a riflettere.
In questa piccola rubrica intitolata “Presepiando” si cercherà di raccontare il “Presepio” nella sua evoluzione storica dal punto di vista della rappresentazione plastica, ma anche, e in particolare, nei suoi più profondi significati culturali e religiosi.
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