COLLABORAZIONE Pastorale di Cormòns - Parrocchie di Borgnano, Brazzano, Dolegna del Collio e Cormòns
Ricorre quest’anno il quinto centenario dell’editto di Massimiliano I che rinnovava i privilegi e gli statuti comunali ed esentava i cormonesi per sei anni dal pagamento di ogni tassa e imposta a parziale ricompensa dei sacrifici e privazioni fatti durante le numerose guerre per la conquista del castello e per la carestia. Il diploma, conservato in originale in lingua tedesca, nel municipio di Cormons, venne firmato ad Augusta e porta la data dell’11 febbraio 1518.
Per celebrare questo avvenimento, l’Amministrazione comunale in collaborazione con l’associazione Cormonese Austria, la Pro Loco e l’associazione Tocs di Cormons, organizza una serie di iniziative nel corso dei prossimi mesi, che sono state presentate venerdì scorso a Palazzo Locatelli. Il Comune provvederà ad applicare una targa che riporta in breve la storia della statua in quattro lingue (italiano, inglese, tedesco e sloveno) sul basamento della statua di Massimiliano, che si trova in piazza Libertà, e che verrà illuminata dal basso con un nuovo impianto luci.
Le associazioni Cormonese Austria e Tocs allestiranno due mostre: una sull’imperatore Massimiliano I che sarà ospitata nel Museo civico del territorio di Palazzo Locatelli; l’altra riguarderà invece le vicende che hanno caratterizzato la statua di Massimiliano. Le due rassegne saranno inaugurate a fine marzo e si potranno visitare fino a metà maggio. Alla fine di agosto infine la Pro loco Castrum Carmonis riproporrà la Rievocazione storica nata 33 anni fa per ricordare proprio l’editto imperiale del 1518.
Massimiliano I d'Asburgo (Wiener Neustadt, 22 marzo 1459 – Wels, 12 gennaio 1519), ultimo dei cavalieri, è stato imperatore del Sacro Romano Impero dal 1493 alla morte avvenuta nel 1519. È sepolto nella cappella dedicata a San Giorgio a Wiener Neustadt, esattamente sotto l'altare.
Oggi è difficile comprendere la personalità e l'opera dell'imperatore Massimiliano I, che è una figura in grado di rappresentare il passaggio dal Medioevo all'Età moderna: in lui il vecchio e il nuovo si fondono in modo straordinario Personalità poliedrica e controversa, Massimiliano I fu un mecenate e protettore delle arti, come pure un riformatore della politica e dell'amministrazione del regno. Di questo imperatore del Sacro Romano Impero, che fu incoronato a Trento per l’impossibilità di giungere a Roma, e poi riconosciuto da papa Giulio, sarà incentrata la mostra che verrà allestita nelle sale del Museo civico del Territorio con immagini, documenti, mappe del periodo in cui visse l’imperatore asburgico.
Nella sede della Società Cormonese Austria invece la rassegna verterà sulla storia della statua che troneggia oggi in piazza Libertà: una storia ricca di vicissitudini per il monumento bronzeo innalzato per celebrare i 400 anni dell’appartenenza della Contea di Gorizia all’impero asburgico e inaugurato solennemente il 14 giugno 1903. La statua vi rimase fino al 1919 quando, insediatesi le autorità italiane alla fine della Prima guerra mondiale, venne tolta e abbandonata distesa nel cortile dell’ospedale di viale Venezia Giulia. Nel 1926 il Comune cercò di venderla a peso – si fecero avanti due ditte per acquistarlo – ma la Soprintendenza bloccò la vendita. Nel 1936 il podestà di allora la cedette alla Provincia e fu una donazione provvidenziale perché altrimenti di lì a qualche anno il suo bronzo sarebbe servito per scopi bellici come lo furono alcune campane del Duomo. Nel 1975 la prima richiesta da parte del Comune di Cormons di restituzione della statua che si concretizzò nel 1981 e da allora la statua fa bella mostra dinanzi alla chiesa di Rosa Mistica. Tutto questo sarà documentato nella mostra con fotografie, molte delle quali inedite, e documenti dell’epoca.
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