COLLABORAZIONE Pastorale di Cormòns - Parrocchie di Borgnano, Brazzano, Dolegna del Collio e Cormòns
Ci piace partecipare a tutti i parrochiani di Cormòns un ritratto umanissimo, vivido ed inedito di Mons. Giuseppe Trevisan, cui è intitolato questo Centro Pastorale Parrocchiale, quale traspare da una lettera scritta ad un nostro parrocchiano sul finire degli anni '90 da Mons Angelo Persig, che fu di Don Pino compagno di studi e di svaghi negli anni del Seminario.
Di Mons Angelo Persig
Nella nostra vita hanno grande importanza gli incontri.
Così, dopo aver frequentato la scuola dei Salesiani a Gorizia, nell’ottobre 1934 entrai nel Seminario Arcivescovile di Gorizia in Quarta Ginnasio.
Era una classe che si distingueva per capacità, impegno, varietà di talenti e di interessi, fraternità e spirito di iniziativa.
Nel nuovo ambiente ho potuto incontrare diverse persone di forte personalità, tra cui l’indimenticabile Ge Salome, Francesco Mocnik, Ciso Miniussi, Giovanni Viola e soprattutto Pino Trevisan.
Siamo stati condiscepoli per tutto il tempo della nostra preparazione al sacerdozio fino al 1943.
Abbiamo vissuto insieme in situazioni difficili momenti di grande fraternità e giovialità. Sapevamo sempre trovare il lato umoristico delle vicende in cui eravamo coinvolti.
Pino Trevisan, nato a Villesse, educato alla severa ed intelligente scuola di Don Panzera, si distingueva per vivacità s’impegno e applicazione nello studio.
Ognuno di noi aveva una sua personalità ed i suoi interessi che però, pur nella varietà di carattere, formavamo un gruppo omogeneo positivamente caratterizzato.
Pino eccelleva nello studio del latino e del greco. Si occupava di musica.
In Liceo, poi, lo interessò fortemente la filosofia e la sociologia. Per fortuna, in quarta e quinta ginnasio avemmo un ottimo e santo professore, Pepi Bratuz, che contribuì molto alla formazione culturale di Mons. Trevisan.
Eravamo capaci di solide discussioni filosofiche, come di fraterna e simpatica allegria. Non possiamo dire di esserci annoiati.
Un ruolo importante nella formazione di Pino lo ebbe Mons. Ivo Juvancic che ci forniva indirizzi culturali e libri. Pino aveva una grande attitudine per le lingue, sicchè imparò lo sloveno in modo da parlarlo correntemente. Studiò tedesco e francese. Nella nostra classe si redigeva un mini giornale a cui Pino collaborava con dotte disquisizioni e “pepate” vignette umoristiche a spese di compagni di classe, superiori e professori. Si distingueva per la sua caratteristica scrittura, molto pulita, ordinata, sempre uniforme, segnata da simpatici rotondi svolazzi. Naturalmente, pur nella severità della disciplina seminaristica – ed allora i superiori non scherzavano – sapevamo essere organizzatori di scherzi e di momenti di sana allegria.
Naturalmente Pino era sempre di mezzo tra gli organizzatori.
Nei difficili anni della guerra, fra le tante tensioni, passammo attraverso un crogiolo di esperienze che ci hanno dato una solida base per tutta la impostazione culturale, sociale e pastorale della vita di poi. Pino era tagliente e preciso nei suoi giudizi fondati sulla solida base filosofica della scuola di S. Tommaso.
Rimase proverbiale una sua dissertazione su “Anima forma corporis”, in cui l’idea fondamentale era “anima e corpo, corpo e anima, binomio inscindibile, fonte di vita e del nostro essere persona”
Più che frutto di particolari insegnamenti scolastici, le nostre acquisizioni che poi, nel successivo sviluppo degli avvenimenti si rivelarono assai validi, si basavano sul concetto di “persona”, di personale responsabilità, di seria libertà senza soggezioni a persone o ideologie.
I ricordi di nove anni trascorsi insieme sono indelebili al punto tale che potrei descriverli, ancora oggi, a distanza di tanti anni, fin nei minuti particolari , sia nei momenti lieti come tristi, sia nelle innocenti prese in giro dei superiori e professori, come nella organizzazione di simpatiche feste piene di allegria, di scampagnate, di esecuzioni canore e di preghiera.
Io non ero forte nel canto ed in preparazione della mia prima Messa cantata (5 aprile 1943) Pino con grande pazienza mi aiutò ad imparare il canto del Prefazio pasquale e del Pater Noster.
Sono trascorsi tanti ani da allora, eppure siamo rimasti sempre sinceramente amici, perché Pino è stato sempre sensibile all’amicizia, così che è per noi, vecchi condiscepoli, una vera gioiosa festa ogni volta che ci ritroviamo per rivivere i momenti più significativi del passato.
Da quest’anno, con la dichiarazione dei redditi, si può devolvere il 5X1000 in favore del Ric Cormons, che essendo associato a NOI ASSOCIAZIONE, rientra nelle Associazioni di promozione sociale. Basterà indicare nell’apposita casella del riquadro del 5 per mille il CODICE FISCALE del Ric Cormons: 91035880318 e apporre la firma.
Senza spendere un euro in più, si potrà contribuire a sostenere le attività del nostro Ric.
Se hai la tessera di RIC Cormòns affiliata a NOI ASSOCIAZIONE puoi beneficiare di condizioni particolari presso i seguenti esercizi:
Le offerte e le modalità delle convenzioni sono consultabili su questa pagina.
La registrazione al sito dell'Unità Pastorale ti permette di accedere ai contenuti riservati alla nostra comunità.
Ti chiediamo di immettere il tuo nome e cognome reale. Ad esempio Mario Rossi.
Questo ci pemette di garantire la tracciabilità e quindi la qualità dei contenuti da parte degli utenti registrati.
L'autorizzazione all'accesso ti verrà comunicata tramite una e-mail inviata all'indirizzo che hai specificato.
Il sistema è stato configurato per respingere attacchi informatici tramite la tecnologia Mollom.
Nessuna informazione immessa verrà resa pubblica.
Proponiamo alcuni contenuti da siti internet consigliati. Mandaci una segnalazione per consigliarci un sito da collegare.