La testmonianza di Pasquale, Erika e Maria Antonietta, tre missionari di Villareggia

La settimana dal 17 al 23 Febbraio nella Parrocchia di Cormòns sono stati ospitati tre missionari della Comunità Missionaria di Villaregia. Hanno condiviso la loro esperienza sia con i membri della comunita, tramite incontri e riunioni serali, che con i bambini e i ragazzi delle Scuole Medie ed Elementari.

Da quanto fate parte della Comunità Missionaria di Villaregia e in quanti siete?

Padre Pasquale: Faccio parte della Comunità Missionaria da quasi 11 anni; avevo 19 anni quando sono partito per entrare nella nostra casa madre a Villaregia, provincia di Rovigo. Attualmente la nostra Comunità conta circa 540 membri. Oltre ai missionari e alle missionarie fanno parte della nostra famiglia anche i consacrati nel mondo e gli sposi missionari.

Erika: Sono entrata nella Comunità Missionaria a Marzo dell’anno 2002, quindi faccio parte di questa famiglia da quasi 12 anni.

Maria Antonietta: Faccio parte della Comunità Missionaria da quasi 30 anni, e conosco la Comunità fin dai suoi primi passi.

Perché avete deciso di entrare a farne parte?

P: Quando ho conosciuto la Comunità Missionaria avevo 16 anni, ero alla ricerca di amicizie vere e senza maschere. Volevo un luogo dove poter condividere la gioia di stare insieme agli altri, dove fare esperienza di raccontarsi le difficoltà della vita. Grazie ai miei genitori ho conosciuto e cominciato a frequentare la Comunità Missionaria; avevo trovato finalmente l’acqua che mi dissetava. Ho vissuto una bellissima esperienza di amicizia con tanti, ho avuto modo di crescere nella fede e di aprirmi alle sofferenze dell’umanità. Durante il mio cammino il rapporto con Dio si è rafforzato, e ad un certo punto mi sono reso conto che avevo ricevuto tanti doni da Lui: la famiglia, la possibilità di studiare, gli amici. Ho percepito che dentro di me c’era il desiderio di donare agli altri questo amore che avevo ricevuto, in particolare ai fratelli della missione.

E: Quando avevo 14 anni ho fatto un anno di volontariato in una zona di periferia con bambini che vivevano in condizioni di grave disagio sociale; si trattava di un incontro il sabato pomeriggio in cui potevo condividere con loro il tempo, l’amicizia e la fede. Questa esperienza ha segnato profondamente la mia adolescenza e giovinezza, perché nonostante altre attività interessanti che svolgevo, come la danza, le feste e le passeggiate, l’opportunità di servire mi ha fatto maturare come persona, e avere uno sguardo più ampio sulla vita. Alcuni anni dopo ho trovato, nella Comunità Missionaria, lo spazio per vivere la mia chiamata di consacrazione con le caratteristiche che rispondevano meglio ai desideri più profondi che portavo dentro: il desiderio di vivere al servizio dell’evangelizzazione e di testimoniare la bellezza di vivere in Comunità, tessendo relazioni di fraternità autentica.

M: Avevo 12 anni quando vennero dei missionari al mio paese, Villanova Tulo; ci spiegarono il significato, il senso e la motivazione della loro Missione. Una frase, che porto ancora nel cuore, mi colpì: «Una persona può essere utile a mille e mille persone…» Decisi allora che da grande sarei diventata missionaria. Poi, all´età di 16 anni sentii il Vangelo di Marco (16,15ss) «Andate a predicare il mio vangelo ad ogni creatura…»

Cosa considerate più importante nella vostra fede?

P: Una parola del Vangelo mi accompagna nel mio cammino di fede: «Chi rimane in me e io in Lui porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla». Questo versetto del Vangelo di Giovanni mi spinge a fidarmi di Dio e ad affidare a Lui tutta la mia vita. Come sacerdote missionario, credo che solo se si resta legati a Gesù si può vivere nella vera gioia.

E: La consapevolezza che l’amore di Dio per noi è gratuito, che ci trasforma, che riempie di senso la nostra vita, e che questo amore ha come destinatari tutti gli uomini, senza esclusioni.

M: Mi piace ricordare ciò che Gesù ci dice: non siamo noi ad aver scelto Lui, ma Lui ha scelto noi. Ci dice ancora di Amarci come Lui ha amato noi.

Avete visitato altre parrocchie? O lavorato in altri Stati?

P: In questi anni, grazie alle attività di animazione missionaria, ho avuto modo di visitare diverse parrocchie in Friuli, ma anche in Lombardia. Durante il tempo del diaconato ho vissuto un anno nella nostra missione di Belo Horizonte – Brasile.

E: Quando avevo 21 anni sono entrata in Comunità a Belo Horizonte; in questa città la nostra opera ha assunto la cura pastorale di una Parrocchia; anche io mi sono inserita in alcune attività e vi ho studiato per 4 anni Teologia. Inoltre facciamo servizio di animazione missionaria in altre parrocchie e diocesi vicine. Ho vissuto una esperienza missionaria di 3 mesi a Lima – Perù . E da 5 anni sono in Italia dove ho partecipato ad alcune attività di evangelizzazione nel Veneto, e attualmente vivo nella sede a Pordenone.

M: I primi 12 anni sono stata a Villaregia, poi ho avuto il dono di iniziare, insieme ad altri 9, la Comunità a Roma, e sono stata nella capitale per 5 anni. Presto iniziai a vivere le Settimane di animazione comunitaria e missionaria. Sono stata in diverse regioni, per svolgere questo servizio. Finalmente, poi, sono partita per il Messico, dove sono rimasta per 6 anni, e dove ho conosciuto tante persone e situazioni; molti hanno condiviso il dolore delle conseguenze del fenomeno del maschilismo, della disgregazione familiare, dei giovani e adulti vittima dell’alcol. Porto ancora nel cuore e nella preghiera tanti volti, nomi, adulti e bimbi.

Dove avete svolto la vostra attività missionaria per più tempo?

P: Ho avuto la possibilità di potermi spostare tra le varie sedi che abbiamo al nord Italia. Sono stato il primo anno di formazione nella casa di Villaregia (Ro), ho vissuto tre anni a Pordenone e quattro a Brescia, terminando i miei studi di teologia, e adesso mi trovo di nuovo nella sede di Pordenone.

E: In Brasile

Prima di entrare a far parte della Comunità Missionaria di Villaregia, avete svolto altre attività?

P: Ho frequentato l’Istituto Alberghiero, e ho avuto la fortuna di lavorare in qualche albergo come cameriere.

E: Prima di entrare in Comunità frequentavo l’università di psicologia, e ho frequentato per 3 anni il gruppo missionario giovanile.

M: Ho studiato Ragioneria, poi per due anni Lingue straniere, in seguito Scienze Religiose. Durante questi anni, svolsi anche diversi lavori, come operaia alla Casar, rappresentante di libri, baby sitter, assistente degli anziani e anche supplente di religione alle medie inferiori e superiori. Nel frattempo, partecipavo anche a vari Concorsi; il giorno che decisi la data per entrare a far parte della Comunità, mi arrivarono due lettere: una mi comunicava che avevo vinto il Concorso per impiegata nella Regione Sardegna, mentre la seconda mi comunicava che mi era stata assegnata la Cattedra come professoressa di Religione… Che scherzo è stato quello!