"Tra amici, in Comunità", serata con don Charles

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Martedì 2 settembre 2014 la comunità di Cormons si è riunita nella sala Muhli per incontrare e ringraziare don Charles Hakizimana.

Durante tutta l'estate ha sostituito nelle celebrazioni don Paolo che era impegnato a seguire i numerosissimi campi estivi organizzati un po' in tutta la regione con centinaia di ragazzi coinvolti.

Don Charles che è di origine ruandese ci è stato inviato in aiuto da Roma, città ove soggiornava in attesa di concludere gli studi.

Questa sera abbiamo approfittato della sua disponibilità per conoscere un po' la storia e le vicissitudini del suo Paese martoriato nel 1994 da una guerra genocida che ha provocato più di un milione di morti. Piuttosto che soffermarsi sugli aspetti crudeli che hanno visto contraporsi le etnie di Hutu e Tutsi, si è soffermato sul ruolo e sulle modalità con cui hanno agito la Chiesa e l'ordine religioso nel cercare di riportare la pace tra la popolazione fortemente provata e divisa in se stessa.

In tal senso pubblichiamo volentieri una calorosa testimonianza giunta in redazione da una nostra concittadina:
“Vorrei ringraziare don Charles per il servizio che ha svolto nella nostra comunità quest'estate, ma soprattutto per la grande carica di umanità che ha saputo trasmetterci. Fin da subito si è inserito con tal naturalezza, che lo abbiamo sentito, in tutto nostro fratello. Ha saputo parlare ai nostri cuori e senza mezzi termini, ci ha comunicato quanto è bello credere in Gesù, sentirci amati da Lui e come questa gioia nasce dalla quotidianità, dall'accoglienza, dal fidarci di Dio, Lui sa cosa è meglio per noi. Quando lo sentivo parlare, ringraziavo il Signore perchè veramente fa meraviglie. Persone come don Charles, che pur avendo provato situazioni estreme di violenza, sanno comunicare gioia, sanno parlare di riconciliazione, di giustizia con tanta e tale convinzione, che non possono che essere segno dell'Amore di Dio.
Martedì sera lo abbiamo salutato e vorrei tanto fosse un arrivederci perchè fanno bene al nostro cuore e alle nostre comunità questi esempi di fede. Nel accomiatarsi da noi ci ha indicato delle strade possibili per crescere come cristiani e come parrocchia, superando quegli atteggiamenti che creano divisione, o ci chiudono nelle nostre case. L'esempio che ci ha portato, parte dalle vedove del suo paese che accettano di mettersi a sedere di fronte alle mogli di coloro che hanno ucciso i loro mariti, e ora sono in carcere. Il dialogo nasce dal silenzio e dalla Parola, questi i primi passi per arrivare, dopo molti incontri, alla riconciliazione che porta all'aiuto reciproco e alla ricostruzione del villaggio e del tessuto sociale. Ovviamente la giustizia fa il suo corso: chi ha commesso un reato viene punito ma chi ha subito il reato può perdonare e fare un gesto di riconciliazione e andarlo a trovare in carcere. Trovo questo, un miracolo e se l'esempio viene dall'Africa, mi fa riflettere ancora di più e ringraziare il Signore perchè trova sempre nuove strade per parlare al nostro cuore”.

Al termine della serata la comunità cormonese ha voluto ringraziare don Charles per l'operato svolto offrendogli in dono un'icona raffigurante la Madonna con in braccio Gesù bambino realizzata a mano e con dedica personalizzata.

Don Paolo, augurandosi di poter ospitare nuovamente don Charles il prossimo anno, ha invitato i presenti a partecipare ad un momento di convivialità.

Grazie don Charles.