Memoria di Suor M. Emilde

MEMORIA di Suor M. EMILDE dell'Immacolata
(ZAETTA Anna)

nata a Cesiomaggiore (Belluno) il 5 gennaio 1924
morta a Cormòns (Gorizia) il 31 gennaio 2016

Religiosa da 69 anni

“Sto in silenzio, non apro bocca,
perché sei tu che agisci.”
(dal libro dei Salmi)

Questo versetto, il n° 10 del salmo 38, rispecchia esattamente la personalità e l’interiorità di suor Emilde, la sua vita silenziosa e umile, il suo raccogliersi continuamente in un dialogo spirituale con Cristo suo Sposo, la sua contemplazione ammirata di quanto il Signore andava compiendo in lei e per lei. Forse già aveva iniziato la sua vita religiosa mirando solo a “lasciarsi fare” continuamente da Colui che l’aveva creata e che aveva preparato per lei un meraviglioso progetto d’amore. Così, con questa piena disponibilità, aveva seguito la propria vocazione in un abbandono confidente alla Provvidenza di Dio, certa che solo così la propria vita avrebbe raggiunto la sua pienezza.

Suor Emilde, nelle Comunità in cui è passata, ha sempre avuto l’incarico del guardaroba. Abile sarta, attenta ed esatta nel proprio lavoro, assidua nel sacrificio, ha dedicato sempre con amore e grande disponibilità tutta se stessa a servizio delle consorelle e degli assistiti nelle opere in cui veniva mandata dall’obbedienza. Dal 1949 al 1954 era stata a Monfalcone; dal 1954 al 1970 a Roma all’Opera Don Guanella; dal 1970 al 1982 alla Casa di Riposo di Tesero ed infine, dal 1982 al 2009, nella Comunità di Belvedere di Tezze. Suor Emilde non ha mai avuto una grande salute, tuttavia ha sempre compiuto il proprio lavoro con generosità, accettando i propri limiti e sopportando le varie situazioni, spesso difficili, con tanta fiducia, mentre cercava di fare tutto il possibile per andare incontro alle necessità altrui. Non rifiutava mai il proprio aiuto alle consorelle che ricorrevano a lei per qualche bisogno. Ha sempre trovato sostegno nella propria vita di fede e nella preghiera, come pure nella partecipazione assidua e fraterna alla vita comunitaria. E’ sempre vissuta abbandonata alla volontà del Signore e quando le condizioni di salute andavano facendosi sempre più precarie ed i disturbi relativi anche all’età aumentavano, ha accolto volentieri la proposta di venire nella nostra Infermeria, ove è giunta nel luglio del 2009

Certamente suor Emilde aveva sperimentato il dolore del distacco prima dall’Opera Don Guanella di Roma, dove aveva tanto amato e servito i “buoni figli” ivi ospitati, e poi dalla Comunità di Belvedere, in cui aveva donato se stessa per 27 anni, trascorsi in serena fraternità; anche la nostalgia fa parte della vita trascorsa nel dono di sé, e la nostra sorella ha saputo accoglierla ed offrirla allo Sposo quasi olocausto segreto, per l’avvento del suo Regno e per il bene della Famiglia religiosa. Così anche tra noi, nei lunghi giorni di malattia, di immobilità e di sofferenza, suor Emilde ha continuato ad innalzare la propria offerta nella fedeltà agli impegni della propria consacrazione religiosa, sempre nel silenzio e nell’abbandono alla volontà di Dio, sapendo che Dio solo può portare a termine il progetto d’amore che Egli ha preparato per ciascuna delle sue creature, progetto che ora ha trovato pieno compimento nel silenzio e nell’abbandono di questa nostra cara sorella.

La Comunità di Cormòns