L'UNITA' PASTORALE DI CORMONS SI PREPARA AD AQUILEIA 2

DOVE E QUANDO E NOSTRE COMUNITA' HANNO FATTO ESPERIENZA DI CRISTO RISORTO?

Domenica 20 febbraio alle 15.00 presso l'Oratorio della Parrocchia di Brazzano si sono riuniti i quattro consigli pastorali dell'Unità Pastorale di Cormòns per rispondere alle richieste che la Conferenza Episcopale del Trveneto ha posto ai C.pa.pa. del nordest italiano in vista del Convegno Ecclesiale di Aquileia. L'incontro è iniziato con un'introduzione di don Franco Gismano, direttore del Centro Pastorale diocesano. Don Franco ci ha ricordato che lo scopo della Chiesa è costruire la speranza e rispondere alle domande di senso dell'uomo. I convegni ecclesiali hanno, quindi, l'obiettivo di rileggere la storia di una comunità cristiana alla luce della fede e della speranza.

Nel suo intervento don Franco Gismano, direttore del Centro Pastorale della nostra diocesi, ha sintetizzato con una domanda la traccia di lavoro richiesta ai Consigli pastorale per preparare il convegno ecclesiali delle Chiese del Triveneto: quando e dove le nostre comunità cristiane hanno incontrato Gesù e hanno fatto esperienza della speranza cristiana? In altre parole è richiesto ai Consigli pastorali di rileggere la propria storia alla luce della fede. Al termine della relazione di don Gismano i quattro consigli pastorali parrocchiali dell'Unità Pastorale (Dolegna, Brazzano, Borgnano e Cormòns) si sono riuniti, proprio, per rileggere la storia della loro comunità alla luce della fede in Gesù Cristo.

Nelle relazioni dei quattro consigli pastorali si legge come ogni comunità ha trovato la speranza per continuare a impegnarsi nella parrocchia grazie ad alcuni testimoni. Si tratta di persone, che hanno vissuto nelle quattro comunità parrocchiali con grande fede e motivazione al senso di comunità. Dolegna ricorda don Silvano Pozzar, Brazzano don Furio Pasqualis e Cormons mons Giuseppe Trevisan. Accanto ai presbiteri, ogni comunità parrocchiale dell'unità pastorale ha avuto la grazia di avere laici capaci di tetmoniare la gioia di essere cristiani. Chiaramente non possiamo fare l'elenco, perché dimenticheremmo sicuramente qualcuno.

Il Consiglio pastorale di Cormòns ha sottolineato come i cambiamenti di parroco sono stati momenti difficili della parrocchia, ma hanno fatto scoprire la capacità dei laici a contribuire in modo efficace alla vita della comunità. Per Dolegna, Brazzano e Borgnano la mancanza di un parroco residente è certamente causa di fragilità nella comunità, ma ha aumentato il senso di corresponsabilità dei laici. Il C.pap.pa. di Dolegna evidenzia come l'esperienza “oratoriamo”, che propone delle attività ai bambini, sta rafforzando il senso di comunità tra le famiglie. Oltre ai molti punti di forza si sono evidenziate alcune ombre. Il Consiglio di Cormòns ha sottolineato come una debolezza della comunità è la frammentarietà dovuta alla presenza di numerosi gruppi e associazione, che comunque sono una ricchezza per la parrocchia. A Brazzano e Borgnano si nota una certa difficoltà a coinvolgere i ragazzi e i giovani nella vita della comunità cristiana.