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Fino a mercoledì 8 gennaio 2025 la Caritas parrocchiale di Cormons, l'emporio della Solidarietà e la raccolta vestiario e materiale vario resteranno chiusi e sospesi --- Domenica 22/12 alla ore 18:30 presso il Santuario di Rosa Mistica la Santa Messa sarà accompagnata dai coristi del corso di Canto Gregoriano dell'Università della Terza Età di Cormons diretta dal Maestro Sergio Spessot --- Domenica 29/12 alle ore 12:00 presso l'icona della Sacra Famiglia di Borgo Savaian ci sarà un momento di preghiera ---

La sfida della nuova evangelizzazione, l'Anno della Fede e la crisi valoriale: a colloquio con mons Nutarelli

Veglia di Pasqua 2012In concomitanza della Pasqua, culmine ed apice dell'Anno Liturgico, la redazione Web&Voce dell'Unità Pastorale di Cormòns ha voluto intervistare il parroco, mons. Paolo Nutarelli.

1) Stiamo vivendo l'Anno della Fede un'occasione per ripensare e intensificare la nostra fiducia in Dio, ma anche grazie la fede far crescere la comunione nella comunità parrocchiale. Come l'Unità pastorale di Cormòns ha vissuto questo anno? Si può fare già un primo bilancio?

Ti direi… “ai posteri l’arduo bilancio”! A parte le battute, sono convinto che l’idea di Papa Benedetto nell’indire l’Anno della Fede sia un’occasione per ridirci la nostra speranza che come amo dire non è un’idea ma una persona: Gesù Cristo!

In Unità Pastorale, in collaborazione con la Piccola Accademia (che colgo l’occasione per ringraziare) abbiamo organizzato vari incontri di riflessione con don Geretti, mons. Fabris e don Ban: sono stati incontri molto partecipati. Accanto a questi incontri, abbiamo tentato di fare continui riferimenti nelle liturgie all’Anno della Fede recitando, ad esempio, il Credo durante tutte le S.Messe del mattino in Rosa Mistica nei giorni feriali oppure alternando, durante le Domeniche e Feste, la recita dei Symboli.

Dovremmo lavorare in futuro per un maggior coordinamento degli eventi ed appuntamenti: talvolta le tante proposte (associative, parrocchiali, diocesane) rischiano di moltiplicare gli appuntamenti… è necessario trovare due/tre cose in comune a tutti gli Operatori Pastorali e cercare una maggior convergenza di vedute!

2) L'Unità Pastorale sta investendo molte risorse umane nella nuova evangelizzazione utilizzando gli strumenti di comunicazione informatici (sito internet, webradio). Qual è il bilancio di questi due anni di vita del sito www.chiescormons.it? Come riuscire a coniugare le esigenze di comunicare Cristo Risorto con i nuovi mezzi tecnologici con il rischio di creare comunità cristiane "virtuali"?

È uno dei temi ai quali sono più affezionato… e sui quali spesso vengo anche, bonariamente, “canzonato” anche da alcuni confratelli: tutti i mezzi sono e rimangono strumenti! Il fine è e deve essere sempre l’annuncio del Vangelo! Sono occasioni per giungere alle persone… è il Signore che agisce… non lo strumento.

Il rischio di ridursi al “virtuale” è ben presente ma non è un buon motivo per non usare le tecnologie. Questa, lo ripeto, è di supporto, può aiutare ma non sostituisce l’incontro personale.

In questi quasi tre anni di attività, ci siamo mossi con grande semplicità ed entusiasmo. Se il sito cresce è merito dell’Equipe che ci sta dietro che giornalmente lo aggiorna, che cerca di mettere in relazione sia il giornale (Voce) che la pagina di Facebok con il portale. La WebRadio è uno strumento che può aiutare il senso di comunità nelle persone.

3) Stiamo vivendo una crisi valoriale e spirituale, prima ancora che economica. Le parrocchie sono antenne che rilevano questo fenomeno sociale meglio di altre istituzioni. Come parroco di Borgnano, Brazzano, Cormòns e Dolegna come si sta manifestando questa crisi nell'Unità Pastorale (demotivazione, rottura dei legami familiari e relazionali in genere, aumento della povertà)? Si rilevano anche segni di speranza?

Gli esempi che mi hai citato, purtroppo, sono presenti. Spesso ti senti impotente difronte a vere e proprie tragedie. Qualche volta vorresti fare tanto ma non ci riesci… In queste settimane penso che la nostra società che di fatto ha eliminato Dio dalla propria storia sentendosi autonoma, forte, “bastante a se stessa” si è come svegliata e sta vivendo l’incubo di essere fragile, povera e bisognosa… Eppure non riesce a fidarsi del Signore e della Sua Parola.

Sia chiaro non vedo tutto nero, anzi! Spesso nei momenti di sconforto il Signore ti aiuta mettendo sul nostro cammino novelli “cirenei” con i quali condividere pene ed angosce. Penso alla Caritas, ai tanti volontari nelle Parrocchie e ai tanti “uomini e donne di buona volontà” che ci sono. D’altra parte è vero il proverbio…. Fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce.

4) C’è un immagine che ti piacerebbe usare per definire il cammino che desideresti compiere nell’Unità Pastorale?

Durante l’ultimo incontro di formazione nell’anno della fede, don Nicola ha mostrato un video (usato dal vescovo Carlo agli Incontri Quaresimali in cattedrale ndr): ebbene è una bellissima “immagine” di quello che dovrebbe essere per me l’Unità pastorale: un insieme di discepoli che vivono con gusto la fede (nel video secondo me simboleggiata dalla musica) che attira le persone. Sono anni che mi piace parlare della “Bellezza della fede” che avvolge, coinvolge che non appiattisce le individualità e le particolarità ma le valorizza. Da una parte sei contento di suonare con altri… ma contemporaneamente riesci ad attrarre i cuori delle persone.

Abbiamo bisogno di una Chiesa che sia significativa per la sete di felicità che portiamo dentro il cuore. La parola che in questa Quaresima mi sono permesso usare più volte è l’aggettivo “significativo”: non possiamo fare le cose perché le abbiamo sempre fatte, perché bisogna farle…ma dobbiamo proporre, fare, perché ciò che facciamo è significativo per la nostra vita. Esempio delicato: che senso ha vivere una Liturgia quando questa non incide nel cuore ci chi è presente? Che senso ha proporre una catechesi se chi è presente non ti ascolta?

Non servono forse grandi cose… ma non smettere di parlare di Cristo al cuore degli uomini con il sorriso e con le braccia aperte!

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Stillate, cieli, dall’alto, le nubi facciano piovere il Giusto; si apra la terra e germogli il Salvatore. (Cf. Is 45,8)

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Esprimo la mia vicinanza alle popolazioni delle Filippine, colpite da un forte tifone che ha provocato molti morti e distrutto tante abitazioni. Che il Santo Niño porti consolazione e speranza alle famiglie più colpite. #PreghiamoInsieme.

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