Via Crucis delle Comunità MASCI della nostra regione

Si è svolta a Cormòns sabato 17 marzo dalle ore 15.00 la seconda edizione della Via Crucis delle Comunità Adulte Scout del MASCI della Regione FVG. La Via Crucis si è snodata dal Duomo di Sant'Adalberto alla Chiesa della Beata Vergine del Soccorso sul Monte Quarin. Le 11 stazioni sono state preparate dalle diverse comunità MASCI della nostra regione: Cormòns, Cordovado, Maniago, Trieste, Monfalcone, Pradamano, San Vito al Tagliamento, Sacile, Udine e Trieste. La liturgia è stata guidata prima dall'Assistente Ecclesiastico regionale del MASCI don Giampiero Facchinetti e nelle ultime stazioni l'Arcivescovo di Gorizia ha guidato la preghiera. Nella prima stazione, l'agonia di Gesù ai Getzemani, si è pregato il Signore di non toglierci i pericoli, ma aiutarci ad affrontarli, di non calmare le pene, ma di aiutarci a superarle. Nella quinta stazione a proposito delle torture e del dileggio che Gesù ha sofferto è stato detto “il nostro mondo è popolato da da molte persone che “galleggiano”, che preferiscono essere indifferenti per non essere coinvolti, che pensano di salvarsi usando la violenza fisica e della parola, la forza delle armi e della legge, l'espediente delle false fedeltà”. Riguardo alla stazione sesta in cui si rifletteva di Simone di Cirene che ha portato la croce di Gesù è stato detto che il Vangelo menzionando il Cireneo vuol significare che si può non essere nessuno, che molte volte ci sentiamo stranieri, e molti di noi lo sono, che subiamo ingiustizie, che vorremo essere da un'altra parte, eppure poi ci sarà qualcuno che si ricorderà di un nostro gesto, di una nostra gentilezza, di un nostro sorriso, e saremo per sempre consegnati all'eternità.

Nell'ultima stazione, in cui si meditava la resurrezione, è stato mons. Dino a portare la sua riflessione. Nelle sue parole ha ricordato un indagine sulla religiosità nella regione ecclesiale del Triveneto dove si evidenzia che anche tra i cristiani praticanti non si crede più alla resurrezione di Gesù Cristo. Che senso ha la pratica religiosa e il sentirsi appartenenti alla Chiesa cattolica se non crediamo alla resurrezione di Gesù Cristo e alla vita eterna donata da Gesù a coloro che credono in Lui?