COLLABORAZIONE Pastorale di Cormòns - Parrocchie di Borgnano, Brazzano, Dolegna del Collio e Cormòns
All’inizio di un nuovo anno, tutti quanti ci stringiamo la mano e ci auguriamo un felice anno nuovo… Razionalmente sappiamo che forse i giorni che verranno saranno simili ai precedenti eppure avvertiamo in noi il bisogno di sperare in un futuro migliore, diverso, alternativo. La speranza, ricordiamolo, è una virtù teologale che oggi siamo chiamati a far nostra. Mi piace citare un autore contemporaneo che scrive: “Non aspettatiamoci che Dio ci risolva i problemi, né che ci appiani la vita o ce la semplifichi. La vita è mistero e come tale va accolta e rispettata. Ma se Dio ci sorride, sempre, significa che esiste un trucco che non vediamo, una ragione che ignoriamo, un orizzonte oltre, altro, e allora ci fidiamo. Qualunque succeda nella nostra vita, quest’anno, che Dio ci sorrida.”
Per questo la Liturgia c’invita a “ri-partire” da Maria. A prenderla come esempio… una vera spiritualità mariana non è quella che mi porta a mettere la Madre di Dio, sugli altari lontano da noi, irrangiungibile… ma è quella che mi spinge a mettermi alla sua sequela. L’evangelista Luca ci dice che difronte a quello che le capitava, Maria “serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore”: la traduzione letterale potrebbe suonare così: “prendeva i vari pezzi e cercava di ricomporli”. Maria ci invita a riflettere sulla nostra vita, a costruire giorno dopo giorno il puzzle della nostra storia, avendo come punto di riferimento Cristo. Perché non assumerci l’impegno in questo 2011 che inizia, di ripartire da Dio, di mettere l’ascolto della Parola e la meditazione al centro della nostra giornata? Solo così ci accorgeremo che Dio ci sorride. Oggi, come abbiamo ricordato a Natale, viviamo anche la Giornata Mondiale della Pace: “La Libertà religiosa, via per la Pace”.
Il diritto alla libertà religiosa. Il tema della Giornata mondiale per la pace, «La libertà religiosa, via per la pace», è stato sollecitato da varie forme di limitazione o negazione della libertà religiosa, di discriminazione e marginalizzazione fino alla persecuzione, alla morte e alla violenza contro le minoranze. La libertà religiosa, radicata nella stessa dignità dell’uomo, e orientata alla ricerca della “immutabile verità”, si presenta come la “libertà delle libertà”. La libertà religiosa è autenticamente tale quando è coerente alla ricerca della verità e alla verità dell’uomo. Questo esclude la “religiosità” del fondamentalismo, della manipolazione e della strumentalizzazione della verità e del- la verità dell’uomo. Perché tutto ciò che si oppone alla dignità dell’uomo si oppone alla ricerca della verità, e non può essere considerato come libertà religiosa. Questa infatti è una libertà per la dignità e per la vita dell’uomo.
Già nel 2008 all’ONU Benedetto XVI affermò che «i diritti umani debbono includere il diritto di libertà religiosa. È inconcepibile che i credenti debbano sopprimere una parte di se stessi – la loro fede – per essere cittadini attivi; non dovrebbe mai essere necessario rinnegare Dio per poter godere dei propri di- ritti. I diritti collegati con la religione sono quanto mai bisogno- si di essere protetti e vengono considerati in conflitto con l’ideo- logia secolare prevalente e con posizioni di una maggioranza religiosa di natura esclusiva». Nei Paesi segnati dalla secolarizzazione si vorrebbe quasi espellere dall’orizzonte della vita pubblica ogni rilevanza del “credere”, quasi a volerlo relegare in un privato residuale. Un esempio significativo è la campagna tesa ad escludere il crocifisso, dovuta al deserto spirituale e al vuoto della ragione.
Misconoscere il contributo sociale insito nella dimensione religiosa e nella ricerca dell’Assoluto – per sua stessa natura, espressione della comunione fra le persone – privilegerebbe un approccio individualistico e frammenterebbe l’unità della per- sona. Che pace sarebbe possibile fra uomini spezzati nel loro stesso essere? Cristo è la pace stessa. Questa è ottenuta e man- tenuta nella comunione con Lui e genera rapporti nuovi nella Chiesa e con tutti. La pace è un effetto della salvezza operata da Dio, già attuale ma non ancora realizzata pienamente.
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