COLLABORAZIONE Pastorale di Cormòns - Parrocchie di Borgnano, Brazzano, Dolegna del Collio e Cormòns
di
Suor M. LICINIA
della Madonna
(RODLER Rosina)
nata a Frassilongo (Trento) il 21 dicembre 1924
morta a Cormòns (Gorizia) il 27 ottobre 2017
65 anni di Consacrazione Religiosa
“Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete
e udire ciò che voi udite.” (Luca 10, 24)
Chissà su quali meraviglie suor Licinia ora ha aperto gli occhi dopo averli chiusi su questa terra, e chissà quali dolci melodie sta ascoltando nello splendore dei cieli! E’ entrata nella vera beatitudine, promessa da Gesù a tutti coloro che ascoltano la sua Parola e la vivono ogni giorno, nella semplicità del quotidiano. Così è vissuta questa nostra cara sorella, vera figlia del nostro santo Fondatore padre Luigi, che tanto amava e del cui spirito di umiltà, di santità e di profonda carità desiderava essere portatrice e messaggera. Proprio così suor Licinia è passata tra le opere gestite dalla nostra Famiglia religiosa, sempre con il servizio della cucina ovunque l’obbedienza la voleva. Diverse sono state le case in cui ha offerto le proprie prestazioni: Scuole Materne di Belvedere, di Fossalon, di Roma Sant’Agnese e di via Moncenisio, Ospedale Psichiatrico e “Casa Rossa” di Gorizia, Ospedale di Cormòns e Sanatorio di Napoli. Nel 1988 fu chiamata a Roma per l’aiuto alla cucina nella casa generale, ove è rimasta fino al 2007.
Non è facile descrivere il “come” è vissuta ed ha operato suor Licinia, perché ogni parola non è sufficiente a contenere lo spirito che l’ha animata. Tutte le sorelle che in passato sono vissute con lei, come pure quelle che per vari motivi passavano per brevi o lunghi periodi in casa generale, concordano nell’affermare che era una suora buonissima: parola che racchiude quanto di meglio una creatura può vivere. Era una persona mite, dolcissima, silenziosa, sempre sorridente, amante della pace, docile. Collaborava volentieri con chi le stava accanto, attenta ai desideri ed al parere altrui, delicata nell’esporre il proprio parere, sempre pronta ad accondiscendere, premurosa nel rispondere alle richieste di chiunque si fosse rivolta a lei per un favore. Era un’anima di preghiera e da questa attingeva vitalità spirituale e stimolo per vivere la carità in tutta la sua pienezza. La sorella che ha lavorato con lei per molti anni in casa generale, afferma che ogni giorno, a metà mattina, interrompeva per qualche minuto la sua attività per andare in cappella a visitare Gesù Eucaristico. Ha sempre amato la comunità in cui viveva e godeva di vivere e di trovarsi con tante sorelle.
Tra le sue poche cose, abbiamo trovato un bigliettino con questo proposito: Innanzi al Tabernacolo di cui il silenzio e l’abbandono condannano il mio orgoglio, propongo di essere contenta di passare la mia vita nel nascondimento e nel sacrificio, desiderosa solo di piacere al mio Dio. Gioirò del felice successo delle altre e resterò serena nelle mie sconfitte. Accetterò volentieri le umiliazioni e le riterrò come vero bene dell’anima mia. Sarò contenta di tutto e di tutti ed in tutti gli eventi vedrò la manifestazione della volontà di Dio”. Ingiallito dal tempo e conservato per lunghi anni (forse dall’inizio della sua vita religiosa), lo scritto rispecchia in pienezza quella che poi è stata la coerenza nella vita e la fedeltà di questa nostra cara sorella.
Dopo una caduta ed un intervento chirurgico, nel 2007 da Roma suor Licinia è stata trasferita nella nostra Infermeria. Sofferente per la situazione delle anche operate, ma soprattutto perché assai malata di cuore, ha trascorso questi anni accettando con serenità la sua situazione: dalla sua bocca non è mai uscito un lamento, anzi, accoglieva tutti con un bel sorriso ed accettava tutto con tanta riconoscenza. Veramente anche tra noi è stata un “modello” di Suora della Provvidenza, per cui ora noi non possiamo che ringraziare il Signore di avercela data. Dal cielo possa intercedere ogni dono di grazia per tutte noi, per i propri familiari e per tutte le persone che, lungo il corso degli anni, hanno potuto godere della sua presenza e del suo servizio.
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