COLLABORAZIONE Pastorale di Cormòns - Parrocchie di Borgnano, Brazzano, Dolegna del Collio e Cormòns
In questi anni che si ricorda l’anniversario della prima guerra mondiale non manca una pubblicistica che racconta quell’immane tragedia che si consumò in gran parte sul fronte dell’Isonzo e sulle alture del Carso. Nelle librerie arriva in questi giorni un volume che è diverso da quelli editi in questi ultimi mesi. Non racconta la guerra, almeno non è la parte principale, ma una storia d’amore tra un fedele gendarme nel Friuli austriaco e la rampolla di una benestante famiglia cormonese di spiccate simpatie italianiste. La loro unione, avversata dal parentado, si svilupperà comunque e con forza rara, nonostante le avversità e la tragedia della prima guerra mondiale sotto una volta celeste indifferente ai confini umani.
Il libro si intitola infatti “Sotto un cielo senza confini (Il cielo di Cormons)” ed è stato scritto da Livio Ciancarella ed è edito da Ibisko Ulivieri. Protagonisti sono Carlo Dilena, vicebrigadiere della gendarmeria austro-ungarica in servizio a Cormons, e Maria Russian, figlia di una delle famiglie più in vista del centro collinare. Carlo e Maria sono i bisnonni dell’autore del libro, che ha ricostruito questa vicenda a partire dai racconti di famiglia e confermata da documenti d’archivio riguardanti il Litorale austriaco e i destini di migliaia di Italiani sudditi dell’aquila bicipite. E nel contempo ripercorre la storia di Cormons negli anni precedenti e durante la prima guerra mondiale attraverso testimonianze inedite, la storia di una famiglia, la famiglia Russian, che gestiva l’Albergo ristorante Leon Bianco, le vicissitudini dei protagonisti durante e dopo il conflitto. Si racconta del ponte sullo Judrio a San Rocco di Brazzano che Dilena con i suoi gendarmi cercò di far saltare la sera del 23 maggio e della sparatoria con i finanzieri italiani; lo stesso ponte dove alcuni anni prima nacque l’amore tra Carlo e Maria.
Il libro, avvincente e di piacevole lettura, è stato presentato in anteprima nella sala di rappresentanza di Palazzo Locatelli, a Cormons, dal giornalista Franco Femia. Va ricordato che l’opera di Ciancarella ha ottenuto il primo premio al San Domenichino di Massa e si è classificata seconda a al premio internazionale R. Micheloni di Aulla.
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