In memori di suor M. Rosalia

MEMORIA
di
Suor M. ROSALIA

dell’Immacolata

(PEDROTTI Pierina)

nata a Cognola (Trento)

il 19 aprile 1924

                                                                                         morta a Cormòns (Gorizia)

                                                                                             il 26 settembre 2016

                                                                                     73 anni di Professione Religiosa

“Eccomi, sono la serva del Signore:
si compia in me la sua volontà” (Luca 1, 38)

Da solo due anni questa cara sorella era venuta tra noi, ma ha subito dimostrato di voler imitare Maria, di cui è sempre stata figlia devota, nel compiere momento per momento la volontà del Signore, come aveva fatto lungo il corso della sua vita. Entrata molto giovane tra le Suore della Provvidenza, già a 19 anni faceva la sua prima Professione Religiosa, rendendosi subito disponibile a compiere quanto le fosse stato richiesto e ad andare ovunque ce ne fosse stato bisogno. E’ per questo che le comunità che l’accolsero furono diverse, come pure fu diversa la sua missione apostolica e le varie attività a cui si dedicò: infermiera, sarta, guardarobiera, animatrice di comunità, educatrice. In tal modo ha potuto rendersi utile dove era chiamata dall’obbedienza e dove più c’era bisogno del suo aiuto. Il suo “Sì” incondizionato allo Sposo Divino le dava pace e serenità, che poi sapeva diffondere intorno a sé per il bene di coloro che l’avvicinavano. Era una suora di grande senso pratico, dotata di particolari capacità in tanti campi, sempre pronta all’aiuto dove veniva richiesta la sua disponibilità, generosa, comprensiva e felice della propria vocazione.

Nel 1943 fu a Fiera di Primiero e nel 1945 a Pola in Istria; ma da quella terra ci fu subito l’esodo e suor Rosalia fu mandata al Policlinico di Pavia, ove rimase fino al 1960 come infermiera ed anche come assistente delle infermiere “collegiate” che in quel periodo vivevano all’interno della grande struttura ospedaliera. E’ stata una guida paziente e benevola, vigilante, retta, che sapeva amare e farsi amare. Dal 1961 al 1967 fu brevemente a San Vito al Tagliamento, Torre del Greco, Trieste, Grado e Napoli. Fu poi nominata animatrice della Comunità di Tolmezzo, così come in seguito lo fu per le comunità dell’Ospedale Psichiatrico di Gorizia e di Pergine, degli ospedali di Cavalese e della Casa di Riposo di Predazzo. Ha prestato poi il suo servizio nella Casa di Riposo di Fiera di Primiero e quindi all’Istituto di Bassano del Grappa come educatrice delle fanciulle ivi ospitate. Ritornò poi all’assistenza agli anziani, prima nella Casa di Riposo di Mezzocorona e poi come volontaria a domicilio a quelli di Trento.

Nel 2000, ormai anziana e bisognosa di riposo, la sua ultima residenza è stata quella di Belvedere di Tezze, dove ha continuato a dare il meglio di sé nell’aiuto fraterno, specialmente in guardaroba, ma anche in molti altri settori in cui ci poteva essere bisogno di aiuto. Tutto questo finché, per l’età avanzata e il declinare delle forze, nel 2014 è venuta nella nostra Infermeria, cercando sempre nel vivere quotidiano la gioia nel sapersi immersa nella volontà e nell’amore di Dio. La preghiera, l’adorazione a Gesù Eucaristia l’unione intima con Lui, l’hanno sostenuta nel cammino che ora ha raggiunto la sua mèta, quella alla quale suor Rosalia ha mirato per l’intera sua lunga vita, e nella quale ora gode la ricompensa promessa da Gesù a chi lo segue compiendo momento per momento la volontà del Padre.

La Comunità di Cormòns