Facebook icon
YouTube icon
Instagram icon
Pinterest icon
e-mail icon
Accesso utente
Venerdì 20/12 presso il Santuario di Rosa Mistica dalle ore 10:00 alle ore 12:0 e dalle ore 15:00 alle ore 18:00 Confessioni in preparazione al Natale --- Domenica 22/12 durante le Sante Messe della mattina si rinnoverà la tradizione della benedizione delle statuine di Gesù bambino --- Domenica 22/12 durante le Sante Messe della mattina della nostra Unità Pastorale arriverà la Luce di Betlemme portata dagli Scout del Cormons 1 --- Domenica 22/12 alla ore 18:30 presso il Santuario di Rosa Mistica la Santa Messa sarà accompagnata dai coristi del corso di Canto Gregoriano dell'Università della Terza Età di Cormons diretta dal Maestro Sergio Spessot ---

Le parole della GMG 2016 a Cracovia

Ogni Giornata mondiale della gioventù ha le sue parole chiave. Non ha fatto eccezione Cracovia 2016, a partire dalla parola più importante di tutte, la misericordia, che ne era il tema e che il Papa ha declinato negli incontri con i giovani (e non solo) durante i suoi cinque giorni di permanenza nella patria di San Giovanni Paolo II. Eccone un breve elenco.

Misericordia. Al cuore della Gmg, dell'Anno Santo e del Giubileo dei giovani. A Cracovia, in un certo senso la misericordia gioca in casa, dato che questa è la città in cui visse e morì la sua apostola, Santa Faustina Kowalska. Francesco l'ha interpretata alla sua maniera, con parole e gesti (ad esempio la visita ad un ospedale pediatrico), in nome della misericordia ha invocato pace sul mondo afflitto da guerre e terrorismo. E infine, nella veglia di sabato sera, ne ha dato una sintesi mirabile in uno dei passaggi chiave del suo discorso: "Il nostro Dio ci insegna a incontrarlo nell'affamato, nell'assetato, nel nudo, nel malato, nell'amico che è finito male, nel detenuto, nel profugo e nel migrante, nel vicino che è solo". Una misericordia concreta, tangibile, a portata di tutti.

Giovani. E' la seconda parola chiave e non poteva essere diversamente. Loro sono stati i protagonisti, insieme con il Papa, come sempre nelle Gmg: un milione e seicentomila provenienti da tutto il mondo. Francesco li ha incontrati, accarezzati, stretti in un abbraccio davvero paterno, mai blanditi. Anzi, alcune delle espressioni che più resteranno impresse nella memoria, sono quelle usate per stigmatizzare certi comportamenti. "Il mondo non ha bisogno di giovani-divano" o di "giovani pensionati già a 20 anni". Il mondo non ha bisogno di giovani "imbambolati, intontiti, addormentati", che si fanno rubare la libertà di decidere il futuro. Il mondo ha invece bisogno di "titolari", subito in campo a giocare la partita del cambiamento. Di ragazzi che lasciano il segno. "Non lasciatevi anestetizzare l'anima", ha concluso nell'omelia della Messa finale. E c'è da scommettere che questi giovani non lo permetteranno. Cambiamento. "Il mondo si può cambiare?", è stata una delle domande fondamentali che il Papa ha posto fino dal primo incontro di giovedì 28 luglio. Certo che si può cambiare e per questo Francesco conta

molto sui giovani, dicendo loro che il mondo li guarda e che ha tanto da imparare da essi. "Noi adulti abbiamo bisogno di voi, per insegnarci a convivere nella diversità, per insegnarci che è più facile costruire ponti che innalzare muri. Vi chiediamo che esigiate da noi di percorrere le strade della fraternità, che siate i nostri accusatori se noi scegliamo la via dei muri, dell'inimicizia, della guerra". Straordinario!

Ponti e muri. Parole chiave del Pontificato, lo sono diventate naturalmente anche di questa Gmg. Sì ai primi, no ai secondi, ha ribadito il Papa. Fino a chiedere di cominciare subito a costruire quello che ha definito un "ponte primordiale", cioè lo stringersi delle mani

in segno di fratellanza. E' stato uno dei momenti più intensi della veglia di sabato 30 luglio.

Silenzio. Nei giorni polacchi di papa Bergoglio hanno parlato anche i silenzi. Anzi "il" silenzio. Il grande silenzio della visita ad Auschwitz. "Signore abbi pietà del tuo popolo. Signore perdona tanta crudeltà", le uniche parole del Pontefice, vergate di proprio pugno sul libro d'onore dei visitatori del lager. Per il resto Francesco ha lasciato che a esprimersi fosse il grido di avvertimento di quell'immenso orrore. "Ecco a che punto si

può arrivare, se si seguono le vie dell'odio". La visita, in senso strettamente tecnico, non faceva parte della Gmg. Ma il messaggio è arrivato chiaro e forte anche ai giovani.

Linguaggio. Come di consueto il Papa ha usato un linguaggio ricco di metafore, tipicamente giovanili. Metafore tratte dallo sport: "Dio fa sempre il tifo per noi", "dovete essere titolari e non riserve". Oppure legate all'uso dei social. "Installate bene la connessione più stabile, quella di un cuore che vede e trasmette il bene senza stancarsi". "A Gesù non si può rispondere con un semplice messaggino". Chiaro, diretto, lampante. Proprio come un tweet.

Mondo. E infine lo scenario di fondo. Il mondo, appunto. Francesco ha avuto il grande merito di non nasconderlo. Non ha fatto di questa Gmg un'oasi protetta o una serra per piantine gracili. Specie dopo gli avvenimenti tragici della vigilia. Il mondo era lì, in tutti i suoi interventi, con le sue luci e soprattutto le sue ombre: guerra, violenza, terrorismo, migrazioni, problemi economici. Si riascoltino a questo proposito i saluti dalla finestra dell'episcopio nelle sere di mercoledì 27, giovedì 28 e venerdì 29 luglio. Da quella finestra si è affacciata anche la sofferenza degli uomini. Una sera, il Pontefice ha anche notato: "Voi direte: ma questo Papa vuole rovinarci la festa". No, Francesco non l'ha rovinata, l'ha resa solo più reale e concreta. Perché il mondo, con i suoi mali, è esattamente l'oggetto del cambiamento cui i giovani sono chiamati da oggi in poi.

Ed edulcorare la difficoltà di questa mission not impossible non serve. "Ci state?", ha chiesto al termine della veglia di sabato. La risposta arriverà solo vivendo.

Galleria di immagini: 

Post it

AIUTACI A FARE CENTRO: CON IL 5X1000 PER IL RIC!

5x1000Da quest’anno, con la dichiarazione dei redditi, si può devolvere il 5X1000 in favore del Ric Cormons, che essendo associato a NOI ASSOCIAZIONE, rientra nelle Associazioni di promozione sociale. Basterà indicare nell’apposita casella del riquadro del 5 per mille il CODICE FISCALE del Ric Cormons: 91035880318 e apporre la firma.

Senza spendere un euro in più, si potrà contribuire a sostenere le attività del nostro Ric.

Convenzioni RIC 2018

Se hai la tessera di RIC Cormòns affiliata a NOI ASSOCIAZIONE puoi beneficiare di condizioni particolari presso i seguenti esercizi:

  • Dana Sport articoli sportivi
  • Abbigliamento Melaverde
  • Cartolibreria Vecchiet
  • Cicli Cappello
  • Mediatech Computer
  • Pizzeria "Alla Pergola"
  • Teatro comunale di Cormòns
  • The Space Cinema a Pradamano

Le offerte e le modalità delle convenzioni sono consultabili su questa pagina.

Registrazione utente

La registrazione al sito dell'Unità Pastorale ti permette di accedere ai contenuti riservati alla nostra comunità.
Ti chiediamo di immettere il tuo nome e cognome reale. Ad esempio Mario Rossi.
Questo ci pemette di garantire la tracciabilità e quindi la qualità dei contenuti da parte degli utenti registrati.
L'autorizzazione all'accesso ti verrà comunicata tramite una e-mail inviata all'indirizzo che hai specificato.
Il sistema è stato configurato per respingere attacchi informatici tramite la tecnologia Mollom.

Nessuna informazione immessa verrà resa pubblica.

Da Internet

Proponiamo alcuni contenuti da siti internet consigliati. Mandaci una segnalazione per consigliarci un sito da collegare.

Stillate, cieli, dall’alto, le nubi facciano piovere il Giusto; si apra la terra e germogli il Salvatore. (Cf. Is 45,8)

Gianfranco Ravasi, Cardinale

Esprimo la mia vicinanza alle popolazioni delle Filippine, colpite da un forte tifone che ha provocato molti morti e distrutto tante abitazioni. Che il Santo Niño porti consolazione e speranza alle famiglie più colpite. #PreghiamoInsieme.

Francesco, Papa

Notizie del SIR

Cerca un Sito Cattolico