Intervista a Marisa una delle catechiste del percorso in preparazione alla Festa del Perdono

Sabato 25 maggio nel Duomo di Cormons si è svolta la Festa del Perdono: 36 bambini hanno partecipato alla loro prima Riconciliazione con il Signore, accompagnati dai propri genitori e parenti. Vogliamo raccontare la giornata e il percorso di catechesi attraverso l’intervista a Marisa, una delle otto catechiste che, con il supporto dei sacerdoti, hanno accompagnato i bambini.

Marisa, quella della Riconciliazione è spesso il primo vero incontro che i bambini hanno con la Fede. Come viene vissuto?

I bambini, anche da quanto ci viene raccontato dai genitori, vengono agli incontri di catechismo con un grande entusiasmo e sono molto partecipi. Il percorso che facciamo, però, è un continuo arricchimento reciproco sia per noi catechiste che per i bambini.

Come si riesce a introdurre un tema così significativo come la Riconciliazione in bambini di otto anni?

Non è facile, anche perché per alcuni bambini questo è in assoluto il primo contatto con la Fede. La soluzione vincente è riuscire a comunicare i valori anche attraverso la proposta di diverse attività. In questo modo si riesce a racchiudere il messaggio in una forma più adatta per essere raccolta da bambini di questa età.

Dal punto di vista pratico quali sono le figure e gli strumenti che utilizzate di più?

Il percorso di catechesi è principalmente improntato sulla figura di Gesù, attraverso i suoi insegnamenti diretti e i suoi racconti, le parabole. In questa maniera possiamo utilizzare anche altri strumenti, come i video ad esempio, che riescono a rendere a far comprendere meglio il messaggio ai bambini.

Come si riesce a spiegare l’importanza del Perdono e della Riconciliazione?

Attraverso un’idea molto semplice: il Signore ci vuole bene e ci perdona, ci accoglie sempre. L’importante è che noi riusciamo a riconoscere le nostre mancanze. In questa maniera possiamo ricostruire la relazione tra noi e il Signore.

I bambini riescono a comprendere l’importanza del gesto, dell’atto pratico della Riconciliazione?

Sì, riescono a riconoscerne il significato. Capiscono che se fanno qualche guaio e devono chiedere scusa ai genitori, così devono chiedere perdono al Signore, che li accoglierà sempre. In questo percorso di Fede è importante che ci sia una sinergia con la famiglia: è ovvio che il percorso di Fede non può esaurirsi durante gli incontri di catechesi.

Come si è svolta la Festa del Perdono?

E’ stata una cerimonia molto partecipata, anche dai parenti dei bambini. Ma l’importante è stato che i bambini sono stati, e si sono sentiti, i veri protagonisti. A ciascuno di loro è stato dato un anello, segno dell’importanza che ciascuno di loro ha: come il figliol prodigo viene accolto con grande misericordia e amore dal padre, così il Signore continua ad accogliere sempre tutti quanti noi.