COLLABORAZIONE Pastorale di Cormòns - Parrocchie di Borgnano, Brazzano, Dolegna del Collio e Cormòns
Stiamo vivendo il Tempo di Pasqua dove la liturgia ci invita ad essere testimoni di gioia e speranza. Riviviamo le celebrazioni del Triduo e della Pasqua a Cormòns.
Le due immagini che ci hanno accompagnato nella Celebrazione Eucarestia in Coena Domini di Giovedì Santo, 28 marzo, in Duomo sono state la Lavanda dei Piedi di Gesù e il Pane Spezzato. Due immagini che rappresentano l'azione e la contemplazione. Il parroco, mons. Nutarelli, nella sua omelia ha chiesto di vivere le due dimensioni come un tutt'uno: non esiste azione, attività in parrocchia, senza contemplazione e la contemplazione deve essere premessa per un impegno attivo. Nella nostra parrocchia purtroppo sembra che chi è impegnato nell'azione non cura particolarmente la dimensione contemplativa e chi è impegnato nella contemplazione lasci ad altri il servizio alla comunità.
La Celebrazione Eucarestia vespertina di Giovedì Santo è stata, anche, l'occasione per presentare ufficialmente i giovani che il prossimo 5 maggio riceveranno il Sacramento della Cresima. Sull'altare è stata posto il Crocefisso di San Damiano. Sul retro del quale ci sono i nomi di coloro che lo hanno donato alla parrocchia di Cormòns. Si tratta dei nomi dei ragazzi che nel 2004 avevano celebrato la Festa di Prima Comunione. Proprio una trentina di questi ragazzi il 5 maggio hanno deciso di confermare la loro fede con il Sacramento della Cresima.
Durante la Santa Messa c'è stata la lavanda dei piedi con i 12 discepoli che rappresentavano alcuni delle tante persone che si sono messe a servizio della comunità cristiana cormonese. A conclusione della celebrazione è stato deposto in modo solenne il Santissimo Sacramento in una stanza accanto al Duomo, addobbata come Tenda dell'Eucarestia. Dopo un'ora di adorazione comunitaria, tutta la notte, fino alle 7.00 del mattino, è continuata un'adorazione silenziosa davanti a Gesù fatto Pane per noi.
Venerdì Santo alle ore 15.00 è tradizione per la comunità parrocchiale celebrare la Via Crucis nella chiesa della Subida, dedicata al Crocefisso, e la sera in Duomo l'Azione Liturgica. La Croce è il centro della liturgia del Venerdì Santo e dopo l'adorazione viene posta sull'altare. La croce, ha ricordato donpi nell'omelia, non è un'invenzione dei cristiani, ma era un patibolo per due imperi: prima quello persiano e poi per quello romano. I primi cristiani si vergognavano della croce, perché segno di ignominia, ma poi capirono che la Croce è la manifestazione dell'Amore di Dio. Un Dio che si dona completamente per noi. Cristo ha trasformato la croce da segno di morte e di vergogna a segno di amore. Ha messo sulla croce un seme che l'ha trasformata nel frutto dell'Amore di Dio per noi. I ragazzi che si preparano alla Festa del Perdono e della Prima Comunione hanno sperimentato, concretamente durante la Quaresima, che dal seme messo nella terra nasce una nuova vita. Allo stesso modo il sacrificio di Gesù sulla Croce ha aperto la Vita eterna a tutti noi. La serata di preghiera e di riflessione è continuata con la Via Crucis nella chiesa di San Leopoldo. La pioggia, infatti, non ha permesso di celebrarla sul Monte Quarin come è tradizione. Le squadriglie del reparto Rosa dei Venti del gruppo scout Cormòns 1° hanno allestito le tre stazione, di cui si componeva la Via Crucis, in tre altari laterali della chiesa francescana. I ragazzi del reparto hanno usato materiali semplici come è loro stile: i pali delle costruzioni, le legature, le ombre cinesi e oggetti di uso comune. Quest'anno, essendo l'Anno della Fede, le tre stazioni avevano come riferimento il primo tra gli apostolo, San Pietro: icona del nostro rapporto con Dio fatto di luci e ombre. Nella prima stazione si è riflettuto su “Gesù lava i piedi a Pietro”, nella seconda “Gesù viene rinnegato da Pietro” infine la terza “Gesù muore in croce abbandonato da Pietro”.
Dopo il silenzio ricco di attesa del Sabato Santo nelle diverse chiese parrocchiali dell'Unità Pastorale di Cormòns è esplosa la gioia della risurrezione Tramite i segni del fuoco nuovo, della Parola, dell'acqua del Pane e del Vino siamo stati condotti nel mistero delle Resurrezione. In particolare le tre letture dell'Antico Testamenti della veglia, ci ha ricordato donpi nell'omelia, ci mostrano che Dio sta accanto a noi. Come ci racconta il brano della creazione Dio ha per ognuno di noi un progetto e per questo sta accanto alla storia di ogni uomo. Sta accanto negli Esodi, che tutti noi viviamo attraversando i deserti della malattia, della perdita del lavoro e delle relazioni familiari e coniugali difficili. Noi, infatti, possiamo trovare Dio come ci ricorda il profeta Ezechiele nel nostro cuore.
Quest'anno la comunità parrocchiale di Cormòns ha avuto un grande dono il Battesimo di Maria Luisa, una ragazza di otto anni che ha deciso di battezzarsi. Donpi ha ricordato a tutti noi e a Maria Luisa che la parola Battesimo deriva dal greco è vuol dire immergersi. Con il Battesimo noi siamo stati immersi nell'Amore di Dio.
Ringraziamo il Coro dei giovani che animato tutte le celebrazioni del Triduo Pasquale aiutandoci nella contemplazione della Passione, Morte e Risurrezione di Cristo.
E' risuonato ancora una volta nella mattina di Pasqua l'annuncio della Risurrezione: “Perché cercate tra i morti colui che è vivo”. Nella Celebrazione Eucaristica solenne delle ore 10 nel Duomo di Cormòns il parroco ci ha augurato di essere testimoni di gioia e di speranza, ma per esserlo dobbiamo curare la nostra interiorità. La bellezza esteriori (il bel vestito, i paramenti, gli addobbi dell'altare) devono essere segno della bellezza interiore.
Per curare l'interiorità (la bellezza interiore) non dobbiamo fermarci, ma dobbiamo correre come quella mattina di Pasqua hanno corso Maria di Magdala, Pietro e il discepolo, che Gesù amava. La nostra fede è come una candela o una lampada che se non viene alimentata si spegne.
Al termine della Santa Messa è stato benedetto il pane che poi è stato distribuito uno per famiglia. L'invito a tutti è stato di iniziare il pranzo pasquale spezzando il pane in famiglia segno di condivisione. Condivisione che purtroppo in molte famiglie avrà il sapore amaro della povertà, del dolore o dell'incomunicabilità. La fede nella risurrezione non ci toglie le difficoltà, ma ci fa viverle con speranza.
La Corale di Sant'Adalberto ha animato la Celebrazione Eucaristica rendendola veramente solenne.
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