Santa Messa di Natale

È strano questo Natale in periodo di pandemia.

L’uomo è riuscito ad andare sulla Luna ma un piccolo virus è riuscito a metterlo in ginocchio. La nostra umanità è segnata dal limite, il più grande di tutti è la morte. Il Natale non è l’occasione per far finta di niente, che tutto vada bene, ma può essere l’occasione per illuminare l’oscurità che stiamo vivendo. In questo contesto di fragilità umana Dio vuole rivelarsi.

Siamo stati abituati a misurarci con un Dio forte, inarrivabile. Ma Lui ci spiazza e si incarna in un bimbo adagiato in una mangiatoia. Dio sceglie la via dell’umanità, diventa uomo come noi. Diventa “limitato” e condivide con noi ciò che noi siamo. Si fa neonato, fragile, bisognoso di tutto e di tutti. Lo stile di Dio porta alla condivisione ed alla solidarietà. In questo periodo il Natale può diventare luce attraverso la solidarietà. Durante la pandemia la tentazione è quella di chiuderci su noi stessi a causa della paura e rischiamo di diventare egoisti, sospettosi, irascibili, superficiali. Se ci lasciamo trascinare su questa strada il virus avrà ottenuto la sua vittoria allontanandoci gli uni dagli altri. La medicina a questa malattia è la solidarietà mettendo noi al servizio degli altri. È importante in questi tempi ringraziare tutti coloro che vivono la dimensione del dono e portano speranza nel cuore degli altri come ad esempio gli infermieri, i dottori, gli operatori e tutti coloro, volontari, che hanno anteposto al proprio io il bene comune. Questa è la luce che illumina la notte e questo tempo particolare di pandemia. Accorgiamoci dell’altro: il vicino di condominio, il compagno di casa, e più in generale, la persona che mi stà accanto: assieme a loro ripartire con slancio.

Natale è l’occasione per lasciare nascere Cristo nella nostra vita. Per quanto noi possiamo essere peccatori Gesù ha voluto nascere in mezzo a noi per far parte della nostra vita ed illuminarla. Solo con questa luce nessuna notte potrà farci paura.

Buon Natale a tutti!