COLLABORAZIONE Pastorale di Cormòns - Parrocchie di Borgnano, Brazzano, Dolegna del Collio e Cormòns
Un crocifisso appoggiato sull’altare nella chiesa parrocchiale di San Floriano del Collio. Tutto intorno niente si è salvato dai bombardamenti, solo quella croce emblematicamente è rimasta intatta: è una delle fotografie esposte alla mostra “Collio-Brda 1915-1917- Soldati tra vigneti e ciliegi”, che si può visitare a Cormons nella sede dell’associazione Cormonese Austria. Un centinaio di foto raccontano con la loro crudezza le guerre sul Collio, dall’Isonzo allo Judrio, dalla pianura friulana al monte Corada. Si possono scorgere non solo i danni provocati dalle bombe che hanno distrutto case, castelli e chiese, ma anche quelli arrecati all’economia della zona basata principalmente sulla viticoltura e sulla frutticoltura. Un territorio non solo privato degli uomini validi inviati a combattere su ai vari fronti, ma anche coltivazioni rese impossibili dalla realizzazione di un apparato logistico destinato a supportare il fronte vero e proprio che distava pochi chilometri. Una economia messa in ginocchio e che stenterà poi a risollevarsi. Trincee scavate in mezzo ai filari, depositi e accampamenti e una rete sanitaria molto capillare formata da diversi piccoli e medi ospedali da campo. Immagini, provenienti da archivi pubblici e privati, che ci raccontano a distanza di cento anni le distruzioni di Lucinico, Piedimonte (allora chiamato Podgora) e San Floriano: tutto è stato raso al suolo in quell’immane tragedia che fu la Grande guerra, definita da papa Benedetto XV una inutile strage.
Quella allestita a Cormons - realizzata in collaborazione con il Goriski muzej ed il sostegno della Fondazione Carigo - è l’undicesima rassegna che l’associazione cormonese propone nell’ambito del centenario della prima guerra mondiale. E non sarà l’ultima. Proseguirà nei prossimi mesi con altri appuntamenti che mostreranno altri aspetti, alcuni poco conosciuti della tragedia vissuta in queste terre tra il 1914 e il 1918. E tra gli appuntamenti del prossimo anno, come anticipato dal presidente di Associazione Cormonese Austria Giovanni Battista Panzera, sarà allestita una rassegna su Caporetto e le conseguenze che si ebbero sul nostro territorio. Intanto la mostra “Collio-Brda 1915-17”, rispetto alle altre sarà itinerante. A Cormons si potrà visitare fino al prossimo 6 gennaio. Poi, nei mesi successivi sarà trasferita a Brda, Idria, Friesach, Vienna e Graz.
Da quest’anno, con la dichiarazione dei redditi, si può devolvere il 5X1000 in favore del Ric Cormons, che essendo associato a NOI ASSOCIAZIONE, rientra nelle Associazioni di promozione sociale. Basterà indicare nell’apposita casella del riquadro del 5 per mille il CODICE FISCALE del Ric Cormons: 91035880318 e apporre la firma.
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