MEMORIA di Suor M. FLORES

MEMORIA di

Suor M. FLORES  di San Giuseppe (DEFLORIAN Giuseppina)

nata a Tesero (Trento) il 21 aprile 1921

morta a Cormòns (Gorizia) l’11 marzo 2015

Religiosa da 75 anni

Crediamo proprio che suor Flores, dopo aver camminato sui sentieri del Signore per una lunga vita, ora goda la gioia piena alla sua presenza. Ha tanto sofferto ultimamente per le sue condizioni di salute, soprattutto per acuti dolori ai piedi, ma dalla sua bocca non è mai uscito un lamento; anzi, a chi le chiedeva se soffrisse tanto, rispondeva: “Gesù ha sofferto di più...!”. E’ una risposta che rivela la ricchezza d’animo di questa nostra cara sorella, il suo desiderio di conformarsi a Cristo e la sua totale disponibilità a compiere fino in fondo il progetto d’amore che Dio Padre aveva su di lei.

Ricordiamo di questa cara sorella l’impegno e l’amore al dovere, la fervente pietà, la dedizione e l’aiuto fraterno, l’amore per Gesù e per la propria vocazione che ha vissuto con gioia ed entusiasmo nella nostra Famiglia religiosa, di cui si sentiva figlia nello spirito di san Luigi, il nostro caro padre Fondatore. Suor Flores è vissuta con semplicità, adattandosi con buona volontà, anche se a volte con spirito di sacrificio, alle varie mansioni che le venivano affidate. Dal 1942, anno della sua prima Professione religiosa, e fino al 1971 ha svolto la propria missione come infermiera all’Ospedale Psichiatrico di Pergine Valsugana, al Policlinico S. Matteo di Pavia e all’Ospedale Sanatoriale di Napoli. Le sorelle che sono state con lei in queste opere ospedaliere la ricordano serena, impegnata, contenta di essere accanto all’ammalato, gioviale, paziente e sempre premurosa. Nel 1971 fu trasferita nella Comunità del “Nazareno” di Gorizia, ove è rimasta fino al 2005: un lungo periodo nel quale, pur con una debole salute, ha cercato di offrire il proprio aiuto prima nella sartoria e poi nei vari piccoli servizi domestici, nei quali si è spesa volentieri finché le forze glielo hanno consentito. Amava la vita di comunità: ovunque è vissuta ha lasciato il ricordo di una fraterna e serena amicizia, la testimonianza di vero spirito di famiglia, che sostiene anche nelle inevitabili difficoltà della vita. Il suo sicuro sostegno è stata la preghiera, che consolidava sempre più in lei la vita di fede e la capacità di sacrificio.

Suor Flores, comprendendo che le proprie condizioni di salute diventavano sempre più precarie, chiese di essere accolta nella nostra Infermeria, ove giunse nel marzo del 2005. Subito l’abbiamo vista contenta di trovarsi qui, riconoscente per l’affetto di cui si è vista circondata, desiderosa anche, per quanto le era possibile, di poter partecipare alla vita comunitaria. Preghiera e silenzio hanno sempre accompagnato le sue giornate, nell’accoglienza della volontà del Signore, nella pace e nella fiduciosa attesa della sua venuta. San Giuseppe, di cui suor Flores portava il nome e che ella amava ed invocava come particolare protettore, pensiamo proprio che le sia stato vicino fino al momento del passaggio all’altra vita, presentandola poi come vergine prudente al Cristo, suo Sposo e Signore.

La Comunità di Cormòns