Memoria di Sr. M. Romana

MEMORIA di

Suor M. ROMANA

di San Gaetano

(CAMPAGNOLO Maria)

nata a Rosà (Vicenza)
il 14 settembre 1931

morta a Gorizia
il 02 luglio 2013

Religiosa da 63 anni

“Il Signore è il tuo custode, veglia su di te;
egli sta alla tua destra, non lascerà vacillare il tuo piede.” (dalla liturgia)

Come un fulmine a ciel sereno ci è giunta la notizia del passaggio all’altra vita di suor Romana. Era stata ricoverata due giorni or sono all’Ospedale Civile di Gorizia con gravi problemi cardiaci, ma poi si era ripresa e confidava in un rapido ritorno tra noi. Infatti ne stava parlando con il medico, quando all’improvviso una nuova crisi ha avuto il sopravvento sul suo desiderio di vita e sulle forze che le rimanevano e sulle quali contava ancora, benché sempre in situazione di rischio. Ma il Signore stava alla sua destra come custode, vegliava su di lei e la volle portare con sé.

Suor Romana era giunta nella nostra Infermeria, dalla Comunità di Belvedere di Tezze, nel gennaio del 2011 già assai sofferente e subito si era inserita nel nuovo ritmo di vita, con pieno abbandono alla volontà del Signore. L’abbiamo vista sempre serena, riconoscente per l’aiuto che riceveva, fiduciosa di riprendere anche il dominio dei movimenti che pareva venissero meno.

La nostra sorella aveva trascorso la propria vita in prevalenza nell’assistenza infermieristica agli ammalati di varie strutture sanitarie: Ospedale Psichiatrico di Pergine Valsugana, dove aveva offerto il proprio servizio per 19 anni in due riprese; poi all’Ospedale Sanatoriale di Napoli, a Fiera di Primiero e per 21 anni alla Casa di Riposo di Roncegno, tanto benvoluta da tutti e in particolare dagli anziani ospiti in quell’opera. Infatti noi ricordiamo suor Romana con la simpatia e l’affetto di cui è stata sempre circondata nelle comunità nelle quali ella ha esplicato il proprio generoso servizio. E’ stata una sorella buona, fervente nella propria donazione a Dio, gioviale e sempre pronta all’aiuto fraterno, dimentica di sé. Vicino agli ammalati era la sorella amorevole, che dava con spontaneità e semplicità il proprio aiuto, mentre infondeva fiducia nei momenti di sofferenza. Anche quando, per le sue condizioni di salute, dovette lasciare Roncegno, entrata a Belvedere non è rimasta inoperosa, desiderosa di continuare a rendersi utile alla Comunità. Ha dato perciò il proprio aiuto un po’ nei vari settori della casa, compresa la lavanderia.

Suor Romana ha dato un forte esempio di vera carità, di una fede forte, di amore alla Famiglia religiosa, partecipando alle sue gioie ed ai suoi momenti di sofferenza, alle sue iniziative e alle sue speranze. Ci lascia un caro ricordo: le sorelle che sono vissute con lei non possono dimenticare la carità operosa da cui era animata, il suo riconoscere con umiltà i propri limiti e debolezze, la sua innata bontà di cuore, come una semplice figlia di Padre Luigi, che ella ha amato e onorato in tutta la propria vita e che ora l’avrà accolta nella gloria dei cieli, ad aumentare il numero delle sorelle ivi giunte, secondo il desiderio del nostro santo Fondatore che, prima di morire, aveva detto: “Lo Spirito Santo vi ricolmi d’ogni grazia e benedizione, di modo che abbiamo a trovarci tutti uniti tra i celesti cori in Paradiso”.

La Comunità di Cormòns