Marta dall'Africa ringrazia i bambini della Prima Comunione di Cormòns

"Domenica scorsa mi sentivo fischiare le orecchie… come mai?

Da casa mi dicono che sono stata nominata durante la messa delle 10:

“Come segno-ricordo di questa giornata come bambini e famiglie vogliamo dare il nostro contributo al CVCS facendolo pervenire a Marta, giovane cormonese che è impegnata nel servizio civile in Burkina Faso”.

Allora eccomi qui, piena di riconoscenza, a cercare di condividere quanto facciamo qui con voi, famiglie dei bambini della Prima Comunione, che avete scelto di fare una donazione e supportare il nostro lavoro.

Il Cvcs è una ONG di Gorizia che porta avanti progetti di cooperazione allo sviluppo in Bolivia e in Burkina Faso.

Qui in Burkina i progetti si incentrano sull’accesso all’acqua, quindi banalmente si potrebbe riassumere dicendo che ci occupiamo principalmente di costruire pozzi.

In realtà il quadro è molto più ampio. Il Burkina Faso è situato al centro del Sahel, e il suo clima è secco, può non piovere anche per nove mesi di fila, mentre l’acqua inonda i campi durante la stagione delle piogge, tanti villaggi ancora non hanno un pozzo d’acqua potabile e molti ancora bevono l’acqua sporca e insalubre dei pozzi artigianali.

È per questo che si è deciso di concentrarsi sull’accesso all’acqua come base per uno sviluppo delle comunità locali.

Vengono costruiti dunque prima di tutto pozzi d’acqua potabile, per migliorare le condizioni di salute delle persone. Ma vengono costruiti poi anche dei pozzi orticoli, ossia pozzi che permettono la coltivazione di orti comunitari, gestiti da gruppi di donne che possono così integrare la dieta con frutta e verdura, oltre che vendere al mercato ciò avanza al consumo familiare.

Oltre a ciò viene appoggiata l’installazione di piattaforme multifunzionali, ossia dei motori a cui possono essere attaccati vari moduli (macine per il miglio, sbattitori per creare il burro di karité, macchine per saldare, carica batterie,..) e fornito il supporto formativo e strumentale per l'avvio e lo sviluppo di Attività Generatrici di Reddito (AGR) per le donne che comprendono produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti orticoli, saponi, ecc.

Nei paesi del sud del mondo il ruolo delle donne è fondamentale per lo sviluppo della micro-economia di ogni gruppo familiare. Le donne sono dunque al centro dell’azione dei nostri progetti in quanto a loro viene lasciata la gestione dei pozzi, a loro vengono rivolti i corsi sull’importanza della buona conservazione dell’acqua e per le Attività Generatrici di Reddito. Infine da quest’anno, il CVCS ha iniziato a finanziare anche la costruzione di latrine comunitarie, al fine di migliorare le condizioni igieniche dei villaggi, dove queste non sono spesso presenti.

Questi interventi si inseriscono tutti all'interno di un'attività pluriennale in collaborazione con dei partner locali al fine di dare continuità ai progetti e valorizzare l'esperienza acquisita, per dare risposta ad uno dei bisogni fondamentali dell'uomo che rappresentano non solo condizione essenziale per la vita e la salute della popolazione, ma anche per lo sviluppo di attività economiche che possano portare ad un miglioramento delle condizioni di vita. Quindi, non solo acqua come elemento fondamentale di sopravvivenza e salute, ma anche motore di sviluppo e miglioramento economico.

Inoltre da quest’anno il CVCS ha iniziato a collaborare con le suore italiane che si trovano qui a Bobo Dioulasso e che si occupano della gestione di un centro giovani.

In questo centro vengono ogni giorno ragazzi delle superiori e dell’università che hanno bisogno di un luogo tranquillo dove studiare, in quanto le famiglie numerose, l’abitudine a vivere all’aperto e tutti insieme, oltre che spesso alla mancanza di luce la sera, non permette loro di poter studiare una volta rientrati da scuola.

Al centro Jigi Seme (che significa in dioula “Fondati sulla speranza”) i ragazzi trovano un’aula studio, delle lavagne dove esercitarsi insieme, un internet point, una biblioteca e delle stanze dove vengono loro offerti dei corsi di sostegno.

Da qualche mese io, e l’altro volontario che è qui con me, offriamo un corso di recupero di inglese, oltre che a dare una mano tenendo aperta la biblioteca. Abbiamo poi fatto partire un ciclo di serate di cineforum, su temi sociali e politici che toccano l’Africa e scelti dai ragazzi stessi. La prima serata finora è stata dedicata ad un film e dibattito sul tema delle mutilazioni genitali femminili, pratica purtroppo ancora molto diffusa nel Burkina rurale, e che è stata un successo per il numero di ragazzi che hanno partecipato.

Nelle prossime settimane, infine, partirà un laboratorio di teatro rivolto ai giovani che potranno così cimentarsi in quest’arte, occupare in modo costruttivo la loro estate e mettere in scena uno spettacolo.

È questo un po’ quello che facciamo qui in Burkina Faso.

Le donazioni spontanee sono uno dei mezzi con cui possiamo continuare a mandare avanti questi progetti e quindi vi ringrazio nuovamente per quanto è stato raccolto. "