L'UNITA' PASTORALE DI CORMONS HA ACCOLTO LA LUCE DI BETLEMME

Il popolo che camminava nelle tenebre

ha visto una grande luce;

su coloro che abitavano in terra tenebrosa

una luce rifulse.

Perché un bambino è nato per noi,

ci è stato dato un figlio.

Sulle sue spalle è il potere

e il suo nome sarà:

Consigliere mirabile, Dio potente,

Padre per sempre, Principe della pace. (Is. 9,1.5)

Giovedì Peter, uno scout austriaco, si è recato a Betlemme nella Basilica della Natività ove arde una luce perenne. Peter ha acceso una lampada con quella luce ed è ritornato a Vienna. Ha consegnato la Luce di Betlemme all'Arcivescovo di Vienna. Da Vienna, grazie alle ferrovie, la Luce di Betlemme è arrivata in Austria e in altri Stati, tra cui l'Italia. Sabato 18 dicembre 2010 alle ore 17.00 nel Santuario di Rosa Mistica, come tradizione, anche l'Unità Pastorale di Cormòns ha accolto la Luce di Betlemme.

Mons. Paolo Nutarelli, nella sua riflessione, ha detto che accogliere la Luce di Betlemme significa impegnarsi ad essere Luce per gli altri. La luce illumina, riscalda, ci fa vedere i colori. Ma come si può essere Luce? Una candela spenta  non fa luce. Dobbiamo accenderla, affinché illumini, ma una candela accesa si consuma. Una candela spenta non ha alcuno scopo è soltanto un pezzo di cera. Una candela accesa, invece, può illuminare una stanza buia. Una vita per essere luce per gli altri deve essere "consumata per gli altri" proprio come una candela. Una vita in cui non si serve gli altri, ma solo se stessi non serve a niente. Soltanto donando la propria vita questa non sarà sprecata.

La società odierna ci dice che per vivere una vita pienamente bisogna pensare solo a se stessi, scegliendo di essere una candela che non brucia. L'Avvento, che stiamo celebrando, ci propone Giovanni il Battista, Maria e Giuseppe. Tre persone che hanno vissuto pienamente la propria vita, perché l'hanno donata agli altri vivendola per costruire un progetto, per rispondere ad una vocazione.

Il mondo, la nostra comunità e il nostro prossimo hanno bisogno di donne e uomini che diventino luce, dono per gli altri per cercare di rendere il mondo e la nostra comunità più belli, gioiosi e accoglienti.