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Dal 12/1 fino al 13/4, periodo in cui il Santuario di Rosa Mistica sarà luogo giubilare, al venerdì mattina in concomitanza con le confessioni ci sarà la possibilità di sostare in preghiera di fronte al Santissimo --- Da martedì 14/1 fino a martedì 4/2, con cadenza settimanale, ciclo di webinair sui canali social dell'AC di Gorizia dal titolo "Portare il Vangelo alla frontiera: i confini dentro e fuori la Chiesa" --- Domenica 02/02 durante le Sante Messe festive nelle varie chiese parrocchiali ci sarà la benedizione delle candele ---

Lettera Pastorale dell'Arcivescovo Carlo

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L'Arcivescovo Carlo presenta la Lettera PastoraleSi è svolta venerdì 23 settembre 2016 presso la sala Muhli del Centro Pastorale “Mons. Trevisan” la presentazione della lettera dell’arcivescovo Carlo ai cristiani. Si tratta in realtà di due testi o meglio, due lettere rivolte rispettivamente ai praticanti domenicali intitolata “Lettera al cristiano della domenica” e l’altra, rivolta agli operatori pastorali – c.d. “cristiani dei giorni feriali” intitolata “Nel giorno del Signore”.

In particolare con la “Lettera al cristiano della domenica” il desiderio del vescovo è quello entrare in contatto con i circa 20.000 credenti che ogni fine settimana, nella nostra diocesi, partecipano alla Santa Messa per ricordare loro, con le parole dell’evangelista Matteo, che proprio loro, in quanto cristiani “sono il sale della vita e la luce del mondo” e lo “devono” testimoniare nella vita di tutti i giorni. Infatti le persone non sono cristiane perché vanno a Messa, ma vanno a Messa per essere critstiane. E’ importante quindi ricordare la responsabilità di vivere nella vita di ogni giorno l’insegnamento “imparato” alla Santa Messa della Domenica.

La seconda lettera, indirizzata ai cristiani impegnati, vuole esternare il messaggio “Mi piacerebbe che la domanda fosse non come “arruolare” nuovi “impegnati”, ma come fare in modo che le nostre comunità siano autentiche comunità cristiane dove i “cristiani della domenica” possano fare una reale esperienza di fede per poi essere “cristiani dei giorni feriali”: nella vita in famiglia, sul lavoro, nella scuola, nella società.

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Gianfranco Ravasi, Cardinale

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