COLLABORAZIONE Pastorale di Cormòns - Parrocchie di Borgnano, Brazzano, Dolegna del Collio e Cormòns
Domenica 20 maggio, nel Duomo di Cormòns, 22 giovani hanno confermato la loro scelta di essere discepoli di Gesù davanti al nostro Arcivescovo e alle comunità parrocchiali dell'Unità Pastorale cormonese. L'Arcivescovo mons. Dino ha iniziato l'omelia partendo dalle lettere che i cresimati di domenica scorsa hanno scritto a lui. L'Ascensione è la festa che ricorda che Gesù dopo 40 giorni dalla Sua Resurrezione è tornato nel seno del Padre. L'Ascensione, ha continuato l'Arcivescovo, è un atto di fiducia che Cristo dà all'umanità. Mons. Dino ha detto che un cresimando gli ha scritto che lui ha paura di non essere all'altezza delle aspettative di coloro che gli sono vicini. Probabilmente questo pensiero è comune a tutti i giovani, ma Cristo ha avuto fiducia dell'uomo, della comunità cristiana conferendo loro la missione di continuare l'evangelizzazione. Nel tempo moderno, ha domandato l'Arcivescovo, vale ancora la pena di testimoniare il Vangelo, ai genitori e alle comunità cristiane vale ancora la pena di impegnarsi a formare bravi testimoni del Risorto?
Il Vangelo della festa dell'Ascensione ci parla di testimoni del Vangelo capaci di utilizzare nuovi linguaggi per annunciare: “parleranno lingue nuove”. Il Vangelo ci parla di discepoli di Cristo capace di bere qualche veleno senza recare danno: nella società di oggi c'è un aria avvelenata, non solo per l'inquinamento, ma anche perché tantissimi propongono il male come il bene. I cristiani devono riuscire a respirare quest'aria senza rimanere avvelenati, ma sapendo discernere il male e il bene. Un esempio di questi uomini che hanno avvelenato “l'aria” della nostra società contemporanea sono coloro che hanno provocato la crisi economica Essi hanno spacciato il loro bene personale come il bene di tutti causando così la crisi economica attuale. Ha quindi concluso la riflessione dicendo che ai giovani della Cresima che il Vangelo è il vero antidoto ai veleni della società attuale che vuole confondere il male con il bene.
A conclusione della celebrazione il parroco, mons. Paolo Nutarelli, ha fatto gli auguri ai nuovi cresimati dicendo loro buona strada, affinché il cammino di Fede in Cristo possa continuare e che, crescendo, possano vivere una vera, bella e significativa esperienza del Risorto.
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