Iniziamo un nuovo anno verificando quello concluso

L'inizio di un nuovo anno è l'occasione per fare verifica dell'anno civile trascorso. In questo anno nell'Unità Pastorale di Cormòns 63 famiglie hanno chiesto per i propri figli il Sacramento del Battesimo. Al contrario solo 16 coppie si sono unite nel vincolo del Matrimonio. Molte coppie, che hanno chiesto il Battesimo per i propri figli, non sono sposate in chiesa. C'è la paura di essere fedeli ad una persona “per tutta la vita”. I bambini, che nell'Unità pastorale hanno festeggiato la loro Prima Comunione, sono 54: la Festa di Prima Comunione rimane ancora una tappa importante e non eludibile nella vita dei nostri figli. Al contrario quando i nostri figli diventano più grande e la Chiesa chiede loro di confermare la loro fede con il Sacramento della Cresima si nota un calo di adesione all'invito: nel 2011 solo 36 giovani di 16 anni nell'Unità Pastorale sono stati ammessi al Sacramento della Confermazione; quindi soltanto la metà dei cormonesi che hanno 16 anni hanno chiesto il Sacramento della Confermazione. La Comunità Cristiana accompagna i discepoli di Gesù non solo nei momenti belli (come la nascita di una vita, la crescita e la formazione dei ragazzi o un matrimonio), ma anche i momenti brutti come la malattia e la morte. Nelle comunità cristiane dell'Unità sono stati celebrati 119 funerali.

Le nostre comunità cristiana vogliono accompagnare le persone anche nei momenti meno felici per dare loro speranza: ad esempio alle famiglie che vivono la difficoltà economica. La Caritas territoriale distribuisce 46 borse della spesa e 25 famiglie di Cormòns hanno ottenuto l'aiuto del Fondo Straordinario di Solidarietà per chi ha perso lavoro. Questo sostegno è possibile grazie ai volontari della Caritas territoriale che con molta discrezione aiutano i più poveri della nostra Unità Pastorale.

L'omelia della Celebrazione Eucaristica del Te Deum, il 31 dicembre in Duomo a Cormòns, è stata l'occasione per riflettere su un anno passato, ma anche per dire grazie alle tante persone che si sono impegnate volontariamente nelle comunità cristiane. Oltre ai volontari nella Caritas territoriale, che aiutano le persone più povere, non possiamo dimenticare coloro della Caritas territoriale che dedicano il loro servizio alla Casa Albergo animando le Sante Messe e organizzando attività per gli ospiti. Un ringraziamento va ai catechisti, ai capi scout ed agli educatori dell'Azione Cattolica che si dedicano alla formazione dei ragazzi e giovani. Grazie anche a coloro che si dedicano a curare le nostre chiese, affinché siano luoghi di accoglienza che si aprono al mistero. Grazie a coloro che animano le liturgie, perché siano una celebrazione della Vita. Infine non possiamo dimenticare il preziosissimo lavoro posto in essere da coloro che curano il Centro Pastorale e tutti i volontari che aiutano i sacerdoti nella cura delle parrocchie giornalmente.

I discepoli di Gesù non sono solo impegnati nella comunità cristiana, ma anche nel mondo: nella società civile. Dobbiamo auspicare che sempre più cristiani si dedichino nel volontariato nelle diverse realtà associative. Cormòns ha un numero elevato di associazioni, ma se analizziamo i volontari notiamo che sono le stesse persone impegnate in più fronti. C'è, quindi, spazio per altre persone che decidono di dedicarsi al volontariato in parrocchia o nelle associazioni di volontariato. L'impegno nel mondo non si esaurisce con il volontariato, ma c'è l'impegno politico: la più alta forma di carità come diceva Paolo VI. Auspichiamo che in futuro persone di buona volontà decidano di impegnarsi nell'amministrazione della cosa pubblica per mettersi a servizio del Bene Comune nel mondo e nella città di Cormòns.