A colloquio con Cristina una futura animatrice.

Il giorno martedì 12 Marzo si è concluso il Corso Animatori tenutosi a Cervignano e aperto a tutte le Parrocchie della Diocesi di Gorizia. Il corso è strutturato in modo tale che si possa fornire una preparazione ai futuri animatori e si possano approfondire le conoscenze dei ragazzi che hanno già avuto esperienze nei centri estivi. Le varie serate dei corsi sono state tenute da persone con diverse esperienze e in aggiunta sono intervenuti anche altri ospiti.

In occasione della conclusione del corso abbiamo intervistato una ragazza della Parrocchia di Cormòns, futura animatrice per il suo primo anno del Grest, che si tiene le ultime due settimane di Agosto. Cristina è alle prime esperienze, in quanto ha solo vissuto il centro estivo da animata.

Innanzitutto, perché hai scelto di diventare animatrice?

Voglio diventare animatrice sia perché adoro stare in compagnia dei bambini, e mi piace passare del tempo con loro, sia perché penso che questa sia una grande possibilità per mettersi in gioco, e quindi riuscire a migliorarsi e a crescere - esperienze che ho già provato anche nel mio percorso scout – tramite l’organizzazione dei giochi, le responsabilità che si prendono e lo stare in un ampio gruppo di animatori.

In cosa è consistito il corso e quali sono state le tue prime impressioni?

Purtroppo non ho potuto partecipare a una serata, ma secondo me il corso si è dimostrato molto utile; abbiamo visto soprattutto la teoria su cui si basano poi le cose pratiche: a partire dalla spiritualità, passando poi alle motivazioni che ci spingono a svolgere un servizio da animatore. Abbiamo riflettuto anche su come vivere in gruppo e come organizzare i giochi. Il corso mi è servito molto, e penso anche agli altri ragazzi, perché ti fa pensare e riflettere su ciò che si sta facendo, per capire se si è adatti, se si è pronti, in modo tale da arrivare sicuri all’estate.

Mi è piaciuto molto quando abbiamo parlato delle motivazioni personali dietro la scelta di ognuno di diventare animatore; anche se avevamo più o meno le stessi motivazioni abbiamo condiviso le nostre impressioni.

Avresti affrontato qualcosa in maniera diversa? O avresti cambiato qualcosa?

Premettendo che tutto mi è sembrato ben strutturato, forse avrei affrontato certi argomenti un po’ più in generale, soprattutto con noi, che siamo alle prime esperienze e non ci siamo mai trovati in certe situazioni.

Il corso ti ha aiutato a entrare in contatto anche con i ragazzi delle altre Parrocchie?

Un po’ si, anche se in certe situazioni c’erano molte persone che non partecipavano, restavano in disparte in silenzio. C’è da dire che io sono sempre stata abituata a buttarmi e cercare di essere coinvolta, però mi sarebbe piaciuto sentire anche le motivazioni di quei ragazzi più timidi.

Alla fine il corso ti ha dato anche ulteriori motivazioni per il servizio come animatrice?

Si. Mi ha fatto capire anche un altro messaggio dietro al centro estivo: il servizio per la comunità, offerto volontariamente, accompagnato dalla preghiera. Secondo me è una delle cose più belle dell’essere animatore.