COLLABORAZIONE Pastorale di Cormòns - Parrocchie di Borgnano, Brazzano, Dolegna del Collio e Cormòns
La terza domenica di maggio, secondo antica tradizionale, si apriva la porta della chiesetta di Santo Stefano in Giassico, per la celebrazione della Messa in occasione della ricorrenza della dedicazione della chiesa. Le altre due occasioni sono il giorno di Ferragosto e il 26 dicembre ricorrenza di Santo Stefano. Quest’anno l’emergenza causata dall’epidemia Covid-19 costringe a mantenere chiusa la chiesa, come quasi tutte le altre della Collaborazione pastorale. E’ doveroso quindi ricordare con queste poche righe la storia e la bellezza di questo piccolo tempio-
La chiesetta, che risale al secolo XV, si trova al centro del borgo di Giassico, documentato per la prima volta nel 1329 come Yasicho e ha una storia pluricentenaria legata a doppio filo a Brazzano, di cui era frazione fino al 1925 quando perdette l’autonomia comunale e venne inglobata nel comune di Cormons.
La chiesa, dedicata a Santo Stefano Protomartire, è un piccolo gioiello incastonato in un angolo del paese che conserva ancora la bellezza semplice di un’architettura rurale friulana rimasta incontaminata nei secoli. La chiesa ha avuto diversi lavori di ristrutturazione e ampliamenti. Nel 1802 venne rifatta l’abside che è stata portata all’altezza attuale. In precedenza l’abside ricalcava probabilmente la forma di quella che possiamo osservare nella chiesa di Sant’Apollonia a Cormons. Il campanile venne realizzato nel 1885 e ricorda, seppure in dimensioni più ridotte, quello della parrocchiale di San Lorenzo a Brazzano. Il campanile sostituì quello a vela a due campane.
Un restauro fu compiuto nella prima metà degli anni Ottanta dall’allora parroco don Giovanni Viola. Venne tolto l’intonaco esterno, che era in più parti sbrecciato, e facciata e campanile vennero riportati a pietra viva come era in origine. Sono state pure ripulite le strombature della porta a sesto acuto e rifatto il portale in legno di larice.
L'interno della chiesa è ad aula unica con presbiterio quadrato. Di interesse sono la fonte battesimale datata 1530, una lapide sepolcrale del secolo XVII, l’altare in pietra del 1400 e la pala d'altare del 1638 del pittore udinese Fulvio Griffoni raffigurante i santi Carlo Borromeo, Stefano e Francesco in adorazione della Madonna. La chiesa conserva anche i resti dello storiografo Francesco di Manzano, nato a Giassico nel 1801 e autore degli “Annali del Friuli”. Lo ricorda una lapide collocata negli anni Ottanta su iniziativa del Comitato festeggiamenti Giassico che, con i proventi delle sagre, aveva provveduto anche a sostituire tutti i banchi corrosi dai tarli.
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