Anche noi siamo chiamati a leggere i segni dell'amore di Dio che ci circondano

Con la recita del Santo Rosario alle 20.00 nel Santuario di Rosa Mistica e a seguire la Celebrazione Eucaristica della festa della Visitazione di Maria si è conclusosolennemente il mese di maggio nell'Unità Pastorale di Cormòns. Il Parroco, mons. Paolo Nutarelli, ha iniziato la Santa Messa sottolineato la gioia che ha caratterizzato l'incontro di due donne, Maria ed Elisabetta, che hanno incontrato l'Amore di Dio. Quando si fa esperienza concreta di Dio nella propria vita si riesce a provare la vera gioia.

Maria dopo l'Annunciazione è andata da sua cugina Elisabetta in cerca di un segno. Nell'omelia donpi ha riflettuto sull'incapacità dell'uomo moderno a rendersi conto dei segni che lo circondano. Ad esempio quanti cormonesi si accorgono in primavera che il monte Quarin è pieno di fiori o quando gli alberi mettono le prime foglie? Nella frenesia del mondo contemporaneo l'uomo non si rende conto dei segni che lo circondano.

Tra un po' arriveranno le vacanze estive: potrebbe essere un'occasione per fare silenzio e prendere del tempo per riflettere sui segni che ci circondano. Per riflettere su noi stessi, sul rapporto con Dio, gli altri e il creato. 

Maria per cercare i segni non si è ripiegata su se stessa, ma si è aperta al mondo mettendosi in viaggio verso la montagna. Noi stessi, la comunità di Cormòns non siamo il mondo: dobbiamo accorgerci che noi siamo parte di un mondo più ampio. Infine il parroco ha ripreso i temi del lavoro, che ha trattato anche nell'omelia della Santa Messa del 1° maggio per l'apertura del mese mariano. Mons.

Nutarelli ha ricordato che tanti cormonesi hanno perso il lavoro o hanno visto ridursi la settimana lavorativa: anche in questo momento triste noi cristiani siamo chiamati a vedere i segni di amore che Dio lascia nella nostra storia.

La Corale di Sant'Adalberto ha animato la celebrazione rendendola solenne.