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Venerdì 22/11 alle ore 19:00 presso la piazza del Comune di Nova Gorica in Slovenia si terrà la Veglia con i giovani di Gorizia e Nova Gorica --- Domenica 24/11 Festa del Ringraziamento a Cormons: ore 10:00 S. Messa in Duomo e a seguire benedizione dei mezzi agricoli in Piazza XXIV Maggio ---

Le parole del Vescovo Carlo

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Un primo soggetto al quale mi rivolgo sono gli Operatori Pastorali che non limitano il loro essere cristiani alla sola frequenza della Messa domenicale: membri dei consigli pastorali e degli affari economici, catechisti, ministri straordinari della Comunione, operatori della caritas, animatori della liturgia, educatori, ecc. Tutte cose bellissime, ma è necessario un salto di qualità: senza pretese, con molta umiltà, senza manie di proselitismo, è necessario che siate più esplicitamente cristiani lì dove vivete. In famiglia anzitutto: la propria, quella dei figli, dei nipoti, dei conoscenti. Tutte realtà, anche quelle vicine a voi, che spesso non sono più la classica famiglia, ma sono convivenze, famiglie nate da divorzi, da fallimenti. Come essere cristiani in questi contesti? Intanto non aver paura di esserlo e che gli altri lo sappiano. Facendo trasparire sempre la gioia del Vangelo e che l’essere cristiani ci rende più autenticamente umani, ovviamente con i nostri difetti e le nostre fatiche, persone vere. Vivere poi gli stessi atteggiamenti dove lavoriamo od operiamo con in più una reale disponibilità a non fuggire le responsabilità – anche se faticose e, persino, fastidiose – e a vivere in concreto i valori dell’onestà, della giustizia, della solidarietà, del rispetto delle persone. Una verifica molto semplice per vedere se si sta realizzando tutto questo consiste nell’osservare a chi si rivolge qualcuno con cui ho a che fare – un collega di lavoro per esempio – quando ha bisogno di confidare delle situazioni familiari, dei problemi (malattie, lutti, preoccupazioni per i figli, ecc.) o anche delle gioie (la nascita di un figlio o di un nipote, il matrimonio di un figlio, ecc.). Se viene a cercare proprio me, vuol dire che ha capito che, nonostante i miei difetti, c’è in me un atteggiamento di ascolto e di attenzione alla persona, ci sono dentro di me delle convinzioni profonde che danno senso alle gioie e alle sofferenze della vita e che in qualche modo traspaiono dalle mie parole e dai miei atteggiamenti.

Occorre poi nutrirsi con perseveranza della Parola di Dio con un confronto serio e impegnato, che esige un “lavoro” sul testo del Vangelo e della Bibbia e non si accontenta di una lettura (o di un ascolto) veloce e distratto. Vorrei che non perdessimo di vista le semplici indicazioni di “lectio” date nella lettera pastorale di quest’anno in riferimento al Vangelo di Luca, ma che esse diventassero il metodo abituale con cui personalmente o in gruppo accostiamo ogni giorno la Parola di Dio (e spero che per l’inizio del nuovo anno liturgico ci sia la possibilità di offrire una traccia di “lectio” del Vangelo dell’anno, quello di Matteo).

Decisiva è poi la Messa domenicale, ricordandoci che non si è cristiani per andare a Messa, ma si va a Messa per essere cristiani. Grande aiuto poi ci può venire dall’essere parte di una comunità parrocchiale autentica e vivace o se abbiamo l’opportunità di frequentare un’associazione, una fraternità, un movimento ecclesiale che dia nutrimento alla nostra spiritualità (ovviamente senza chiusure o ripiegamenti, ma in collaborazione con le altre realtà e con le parrocchie e la diocesi).

Altre cose – per esempio la necessità del sacramento della riconciliazione o l’opportunità di un riferimento spirituale – le conosciamo bene.

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Senza spendere un euro in più, si potrà contribuire a sostenere le attività del nostro Ric.

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Se hai la tessera di RIC Cormòns affiliata a NOI ASSOCIAZIONE puoi beneficiare di condizioni particolari presso i seguenti esercizi:

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Stillate, cieli, dall’alto, le nubi facciano piovere il Giusto; si apra la terra e germogli il Salvatore. (Cf. Is 45,8)

Gianfranco Ravasi, Cardinale

Esprimo la mia vicinanza alle popolazioni delle Filippine, colpite da un forte tifone che ha provocato molti morti e distrutto tante abitazioni. Che il Santo Niño porti consolazione e speranza alle famiglie più colpite. #PreghiamoInsieme.

Francesco, Papa

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