Venerdì Santo - 2014

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Nel silenzio e nel raccoglimento continua la celebrazione del Triduo pasquale.

Questa sera in Duomo si rivive, attraverso le letture, la Passione di Nostro Signore che culmina nella morte di Gesù.

La Sua croce parla di un patimento crudele che fa morire, ma questa morte non è la fine di tutto.

Riconosciamo che il male, l’odio, la violenza, il rifiuto e il pregiudizio possono distruggere anche la vita di Gesù, schiacciarlo, quasi annientarlo. Ma il Suo amore è più forte della morte, la sua offerta genera risurrezione e speranza in ogni cuore.

Il vangelo, tramite un continuo confronto tra le scritture del vecchio testamento ed i fatti che stanno accadendo, porta testimonianza che Gesù è realmente il Figlio di Dio che, come Agnello, viene imolato sulla croce per la salvezza di tutti i peccatori.

Dopo l’omelia l’assemblea si unisce nella Preghiera Universale affinchè il Sangue versato dalla croce bagni ogni creatura e faccia di tutti noi dei fratelli e delle sorelle. Le dieci intenzioni ricordano: la Santa Chiesa, il Papa, tutti gli ordini sacri e tutti i fedeli, i catecumeni, l’unità dei cristiani, gli ebrei, i non cristiani, coloro che non credono in Dio, i governanti ed i tribolati.

Ora la Croce è al centro della celebrazione.

Il rito dell’adorazione della Croce prevede che il celebrante scopra progressivamente il crocifisso cominciando da un braccio, l’altro e quindi tutto il resto.

Il signore Gesù, inchiodato sulla croce, ha creduto all’amore oltre la sua stessa vita.

L’Agnello senza peccato ha accettato l’umiliazione e la morte. Sapremo anche noi prendere la croce, disposti a perdere la vita? Il bacio al Crocefisso è un segno di affetto e di tenerezza, un gesto di gratitudine, ma è anche un impegno: amare come Gesù, disposti a portare ogni giorno la nostra croce.

La Santa Comunione conclude la celebrazione nel Venerdì Santo. Il sacerdote congeda l’assemblea che rimane in adorazione del crocifisso e che a breve, in silenzio, si ritroverà per la via Crucis sul monte Quarin.

Si ringraziano tutti coloro che con la loro opera volenterosa hanno contribuito alla buona riuscita della celebrazione in Duomo e della via Crucis sul monte Quarin.