FESTA DI SAN VALENTINO A RUTTARS

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Oggi domenica 16 febbraio 2014 la piccola comunità di Ruttars ha celebrato la festa del suo patrono San Valentino presso la chiesa di S. Vito e Modesto.

All’appuntamento alle ore 11 erano presenti anche il gruppo degli Scampanodators di Mossa ed il coro “Lis Vos dal Natison” di San Giovanni al Natisone diretto dalla maestra Mariafrancesca Gussetti che hanno allietato ed accompagnato la celebrazione della Santa Messa e la processione lungo il centro abitato.

Il celebrante don Valentino – festa nella festa – ha iniziato la sua omelia commentando il vangelo secondo Matteo.
 

Le vecchie regole dettate nel vecchio testamento assumono una nuova luce: non è sufficiente applicare la regole alla lettera, ma è necessario interpretarle attraverso l’amore. Non è sufficiente non uccidere, è necessario evitare anche tutte le azioni e le parole che possono portare qualcuno ad uccidersi. Un chiaro riferimento ad un fatto di cronaca di questi giorni in cui una ragazza si è tolta la vita gettandosi dal palazzo perché subissata da critiche ed altre azioni negative nei suoi confronti. Nessuno fisicamente l’ha uccisa, ma quanti l’hanno fatta sentire inaccettabile ed indesiderabile? Quante volte ci comportiamo così con i nostri compagni, amici, genitori? Le persone non comprendono a fondo la crudeltà di uno sguardo cattivo o di cattive parole.

Il vangelo non è un manuale d’istruzione: è maestro di umanità. Risveglia la nostra coscienza e le dà la responsabilità del nostro agire. Gesù prepara il ritorno al cuore ed alla persona attraverso l’amore.

Sant’Agostino ha sintetizzato bene la frase “ama e fai ciò che vuoi”: non un’esaltazione del sentimento e del capriccio, bensì un’esortazione alla responsabilità per il bene del prossimo. Se ami e vuoi bene ad una persona non commetterai peccato.

Per festeggiare il patrono di Ruttars, don Valentino ha poi richiamato il discorso tenuto da Papa Francesco il giorno di san Valentino in piazza san Pietro davanti alle migliaia di coppie di fidanzati li presenti ricordando che l’amore è una relazione, una realtà che cresce, che si costruisce come si fa con una casa. La casa si costruisce assieme e costruire nella relazione significa favorire ed aiutare la crescita. Rapporto da costruire sull’amore vero, l’amore che viene da Dio, che sia luogo di affetto, di aiuto, di speranza, di sostegno.
Invece, nel rapporto di coppia molte volte noi poniamo dei limiti al nostro compagno, non abbiamo sufficiente sapienza a far crescere il rapporto, a volte l’amore diventa possessivo, lo vogliamo soffocare.
Per questo motivo ci si deve affidare al Signore Gesù giorno per giorno in una vita che diventa un cammino spirituale quotidiano fatto da passi di crescita comune, fatto da impegno a diventare donna e uomini maturi nella fede attraverso la preghiera: lui per lei e lei per lui e tutti due insieme.

Gli sposi posso recitare il Padre Nostro anche dicendo “dacci oggi il nostro Amore quotidiano” in quanto l’Amore è il vero pane dell’anima, quello che li sostiene per andare avanti.

A seguire, don Valentino ha guidato la tradizionale processione per la centa del paese con l’esposizione della statua del Santo accompagnata lungo tutto il percorso dallo scampanio delle campane abilmente azionate dal gruppo degli “Scampanotadors”

Con la benedizione del pane, l’invito a condividerlo in famiglia ed un sentito ringraziamento al coro “Lis Vos dal Nadison” ed al gruppo degli “Scampanatadors” don Valentino ha congedato l’assemblea che si è intrattenuta ancora un po’ per un momento di agape fraterna nei locali della canonica.

Un grazie a tutte le persone che si sono adoperate alla buona riuscita della festa.