beata non perché da Lei è nato Gesù Cristo, ma perché ha ascoltato e osservato la Parola di Dio

Papa Francesco e il nostro Arcivescovo Carlo ci chiedono di sforzarci a rinnovare la nostra fede e il nostro essere discepoli di Gesù. In particolare il Vescovo Carlo ci invita a rinnovare il nostro essere Chiesa meditando su chi è la Chiesa prendendo spunto dagli Atti degli Apostoli. Con questi sentimenti è iniziata la Celebrazione Eucaristica Solenne di domenica 6 ottobre a San Leopoldo in onore della B.V. del Rosario che è coinciso con l'inizio del cammino pastorale della comunità cristiana di Cormòns per l'anno 2013-2014.

Nella sua omelia il parroco, mons. Paolo Nutarelli, ha regalato due pensieri prendendo spunto dalle letture della festa della B.V. del Rosario. La prima riflessione fa riferimento al brano evangelico proclamato durante la Celebrazione Eucaristica e in particolare il versetto: “Beati piuttosto coloro che ascoltano la Parola di Dio e la osservano”. Maria è beata non perché da Lei è nato Gesù Cristo, ma perché ha ascoltato e osservato la Parola di Dio. Per quest'anno l'invito è di leggere in famiglia il Vangelo. Tutte le famiglie hanno almeno una Bibbia nella libreria della propria casa, che rimane quasi sempre ben conservata e mai sfogliata. Il secondo pensiero prende spunto dal brano della seconda lettura e cioè il racconto della Pentecoste dagli Atti degli Apostoli. Gli apostoli e i discepoli con Maria erano perseveranti nella preghiera nell'attesa del Consolatore. Nello stesso modo in questo anno, che si va aprendo, l'impegno è di cercare di migliorare il nostro essere comunità cristiana. In altre parole sentirsi più famiglia di famiglie come i discepoli con Maria nel Cenacolo prima della Pentecoste. Questo significa che ognuno deve sentirsi corresponsabile della vita della comunità. Non significa che tutti devono fare le stesse cose, ma tutti devono impegnarsi nella comunità superando la tentazione della delega.