Intervista a Luigi Soini

In occasione della Festa del Ringraziamento di quest'anno, abbiamo intervistato il direttore della Cantina Produttori Cormons. Di seguito riportiamo la breve intervista.

Quando è nata l’idea della Vigna del Mondo e di cosa si tratta in particolare?

La Vigna del Mondo è nata nel 1983 (il prossimo anno, infatti, concorrerà il 30° anniversario) con l’idea di piantare nel terreno che circonda la Cantina Produttori varie specie di vigneti provenienti da tutto il mondo. Inizialmente, furono piantate sei mila piante di oltre 560 varietà di vitigni provenienti dalle zone più rinomate del mondo, il tutto su due ettari di terreno; la prima vendemmia si attuò nel 1985, quando furono raccolte 108 quintali di uve.

Ora, sono presenti 885 varietà di uve, che costituiscono una delle più grandi e maestose collezioni del mondo.

Da questi vigneti viene prodotto il Vino della Pace: come si presenta e come viene ricavato?

La vendemmia per questo vino avviene verso la fine del mese di Settembre ogni anno, a seconda dell’epoca di maturazione delle uve. Il vino che si ottiene è brillante, dal colore giallo, cristallino; le prime bottiglie vennero spedite il 9 Aprile 1986, partendo da Cormòns e destinate a ogni Capo di Stato civile e religioso per trasmettere il suo messaggio di Pace.

E’ presente anche un ricordo della prima consegna del Vino della Pace al Santo Padre in una vetrata del Duomo di Cormòns.

La Cantina Produttori di Cormòns produce anche il Vino per la Santa Messa. Ci può dire qualcosa al riguardo? In particolare, ci può illustrare il “Metodo Cormòns”?

Sì. La Cantina ha iniziato a produrre il Vinum pro Sancta Missa nel 1990, dopo aver ricevuto l’autorizzazione dalla Diocesi di Gorizia. Questo è un vino particolare, in quanto è prodotto dai migliori mille grappoli delle vigne di ogni socio della Cantina.

Il “metodo Cormòns” permette di mantenere tutte le migliori componenti zuccherine dell’uva: ogni socio della Cantina possiede una forbice speciale, che non recide completamente il grappolo dalla vite madre, ma strozza il peduncolo, lasciando quindi il grappolo a maturare direttamente sulla vite; l’uva non riceve più la linfa, e comincia ad appassire conservando, come già detto, i componenti più pregiati. I grappoli vengono, poi, raccolti dopo cinquanta giorni circa; l’uva è, quindi, pigiata e pressata, in modo tale che il mosto possa essere ulteriormente arricchito. Il Vino viene imbottigliato la primavera successiva, per permetterne la maturazione.

Ogni anno vengono inviate al Santo Padre circa 70 bottiglie, utilizzare per la celebrazione della Messa; quando la prima bottiglia fu consegnata a Papa Giovanni Paolo II ricorreva il Suo 60° anniversario di sacerdozio, e il Santo Padre chiese di inviare il Vino per la Santa Messa non solo a Lui, ma anche a tutti i convenuti.