Il grazie di Cormòns per i frutti della terra

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È la Comunità di Cormòns che domenica 18 novembre si è ritrovata nella Casa del Signore per ridire il proprio grazie a Dio per i frutti della terra e per il lavoro di tante persone. Durante la Celebrazione Eucaristica delle ore 10.00. Mons Nutarelli ha ricordato come gli agricoltori ci insegnano due valori che oggi sono passati di moda. Il primo è il valore della costanza nell'impegno: in agricoltura per poter ottenere i frutti sperati bisogna coltivare e curare le piante costantemente. Il secondo valore è il tempo. La società contemporanea ci insegna a violentare il tempo: vogliamo tutto subito. L'agricoltore sa che dopo la semina bisogna aspettare molto tempo per ottenere il frutto.

Ringraziare il Signore per i doni della terra significa riconoscere che i frutti sono dono di Dio e non solo della bravura dell'uomo. La cultura contemporanea ci presenta un uomo onnipotente. Noi sappiamo di essere, invece, creature di Dio onnipotente.

Durante l'offertorio sono stati donati alcuni frutti del raccolto che saranno distribuiti alle famiglie bisognose di Cormòns. La crisi che stiamo vivendo deve insegnarci a intensificare le relazioni di solidarietà tra le famiglie della parrocchia, famiglia di famiglie.

Al termine della Celebrazione Eucaristica è stata letta la preghiera dell'agricoltore: Signore Dio, creatore dell’universo per tua grazia dai solchi della terra ogni stagione produce il suo frutto, ricevi il nostro umile ringraziamento: fa che l’abbondanza del raccolto ricompensi le nostre fatiche perché attraverso i tuoi benefici sperimentiamo le meraviglie del tuo amore. Padre onnipotente
che dispensi il sole e la pioggia, concedi a noi stagioni favorevoli
per la fecondità dei campi, perché possiamo sempre ringraziarti,
e dall’abbondanza dei tuoi doni trovino alimento tutto i poveri della terra.

Conclusa la Santa Messa in piazza XXIV Maggio il parroco ha benedetto i mezzi agricoli e soprattutto chi li conduce. Donpi ha ricordato che la benedizione non è un rito scaramantico, ma significa pregare che Dio dica bene di noi.

“La giornata del Ringraziamento”

La terra è dono del Signore

e dà frutti abbondanti per la vita.

La fatica del lavoro

è ripagata dall’ abbondanza dei frutti raccolti.

Ringraziamo il Signore per il dono della terra

e preghiamo perché gli uomini custodiscano,

amino e conservino la natura così bella e feconda.

L’ Eucarestia è il nostro “ grazie”:

in quel “pane” e in quel “vino”

sono rappresentati il lavoro dell’uomo e il dono del Signore:

“Benedetto sei tu Signore Dio dell’ universo.

Dalla tua bontà abbiamo ricevuto

questo pane e questo vino, frutti della terra e del lavoro dell’uomo.

Li presentiamo a te ,perché diventino per noi cibo e bevanda di salvezza.

Benedetto nei secoli il Signore “