Memoria di Suor M.Bruna

MEMORIA di Suor M. BRUNA
di Gesù Agonizzante
(PALLARO Bruna)

nata a Loreggia (Padova) il 1° giugno 1923
morta a Cormòns (Gorizia) il 25 luglio 2013

Religiosa da 73 anni

“Portiamo sempre e dovunque nel nostro corpo la morte di Gesù,
perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo.” (2Cor 4, 10)

La liturgia ci richiama sempre la preziosità della nostra condizione di creature di Dio, redente dal Sangue prezioso di Cristo, chiamate a seguirlo più da vicino nella vita consacrata, nella quale ci è posto dinanzi l’esempio del nostro Salvatore che ha dato la sua vita per noi, invitandoci a fare altrettanto per i nostri fratelli. Non è facile accogliere e vivere in pienezza questo insegnamento, data la debolezza della nostra natura che mira a sfuggire le occasioni di sofferenza e non sa sempre vedere in esse un mezzo prezioso per raggiungere in Dio la pienezza della gioia e della pace.

Suor Bruna era venuta a Cormòns dalla Comunità di Belvedere di Tezze nell’ottobre del 2006 dopo un intervento chirurgico in seguito ad una caduta; era bisognosa di essere aiutata in tutto e qui aveva trovato ciò di cui aveva necessità. Ma dopo circa otto mesi di permanenza nella nostra Infermeria, quando era riuscita a recuperare un po’ le forze e la capacità di gestire da sola le propria vita quotidiana, aveva chiesto ed ottenuto di poter ritornare a Belvedere. Vi rimase per altri due anni, cioè fino all’agosto del 2009, ritornando poi qui, date le proprie condizioni fisiche che necessitavano di particolari cure ed assistenza.

La nostra sorella era entrata nella nostra Famiglia religiosa ancora molto giovane. La sua attività caritativa iniziò subito dopo la prima Professione Religiosa, emessa nel 1942. Si notò presto in lei una grande disponibilità ad accogliere qualunque servizio le venisse chiesto, dimostrando grande disponibilità e capacità di adattamento ovunque ci fosse bisogno di aiuto, desiderosa solo di rendersi utile. Infatti sono stati tanto vari i servizi chiesti a suor Bruna, passando con facilità dalla cucina al servizio agli ammalati, dal campo educativo alla pastorale parrocchiale, al servizio in portineria ed alle varie attività domestiche nelle varie opere e comunità dove è vissuta. Così ha aiutato in cucina fino al 1951, all’ufficio diete del Sanatorio di Napoli per quattro anni, destinata poi come assistente nell’educazione dei bambini ammalati del Preventorio di Torre del Greco. In due riprese per 17 anni aveva offerto il servizio infermieristico ai piccoli poliomielitici di Campolongo di Eboli, non risparmiando nessun sacrificio, anzi donando questo servizio con particolare dedizione e sensibilità di cuore. Un periodo molto caro a suor Bruna è stato quello trascorso nelle due comunità aperte in Sardegna, Ierzu e Tertenia dove, per una decina d’anni, si era dedicata alla catechesi ed alla pastorale parrocchiale, assieme ad una costante servizio a domicilio presso anziani ed ammalati. Ricordava con gioia l’aiuto che aveva potuto dare a tante famiglie, il sollievo recato alla solitudine di tante persone e l’amore di cui lei stessa si sentiva circondata da quella buona gente. L’ultimo periodo della sua attività si svolse a Santa Maria La Bruna, ove tra i vari servizi, si dedicava alla portineria ed all’accoglienza degli ospiti. Giunta a Belvedere nel 2004, vi continuò la propria missione fatta di aiuto fraterno e di preghiera. Fede e preghiera sono state la forza che hanno aiutato suor Bruna a vivere gli ultimi anni della propria vita tra noi, mentre il male che aveva minato il suo corpo la portava lentamente verso l’ultimo traguardo terreno. Dopo che ella ha portato nel suo corpo la morte di Gesù, crediamo che anche la vita di Cristo si sia manifestata ora a questa nostra sorella nello splendore del Cielo.

La Comunità di Cormòns