Memoria di Suor Gina

MEMORIA di 
Suor  M. GINA di Rosa Mistica (GUSSO  Anna)
nata a Caorle (Venezia) il 26 luglio 1920
morta a Cormòns (Gorizia) il 20 luglio 2013

Religiosa da 72 anni

“Il Salvatore nostro Gesù Cristo ha vinto la morte

e ha fatto risplendere la vita per mezzo del vangelo.” (dalla liturgia)

Dopo un’infermità che l’aveva costretta per lungo tempo all’immobilità del letto, suor Gina ha raggiunto lo splendore della vita eterna, offerta a tutti coloro che hanno seguito le orme di Cristo, in particolare a chi ha risposto alla sua chiamata mettendosi totalmente al servizio dei fratelli. Aveva lasciato i suoi familiari, la sua terra e il suo mare per offrire la propria vita al Signore, nella certezza che quello era il modo migliore per vivere in pienezza la propria esistenza, scoprendo in essa il tesoro nascosto, la perla preziosa, la gioia dell’intimità con chi tanto l’amava.

La vita religiosa di suor Gina si svolse principalmente tra pentole e fornelli, nell’esercizio di un’attività, quella di cuoca, sempre indispensabile in ogni casa, in ogni attività ed in ogni struttura. Così la nostra sorella è stata nelle Scuole Materne di Bolzano Vicentino, Portogruaro, Umago d’Istria, Fiera di Primiero, Monfalcone. Più a lungo poi ha offerto il proprio servizio nell’Ospedale Psichiatrico di Gorizia e quindi nei cucinini dell’Infermeria di questa nostra grande struttura. Ancora poi era stata a Codroipo e a Gorizia “Nazareno”. Nel 1974 ritornò tra noi, con l’incarico della preparazione delle verdure, compito a cui suor Gina si era dedicata con impegno ed esattezza per molti anni, a volte anche con vero sacrificio, date le sue condizioni di salute alquanto precarie. Infatti la sua salute, lungo lo scorrere degli anni, ha avuto frequenti alti e bassi, con periodi di relativo benessere che si alternavano ad altri in cui urgevano cure e soste per la ripresa. Tuttavia nelle diverse comunità dove l’obbedienza la voleva, al di là di ogni umano limite, suor Gina cercava di compiere sempre i propri doveri con fedeltà, pur di dare un valido aiuto e la propria premurosa e caritatevole collaborazione.

La preghiera è stata sempre il suo sostegno e la sua forza nelle difficoltà che, in una lunga vita come la sua, non sono mancate; l’amore per il Signore e per la propria vocazione è stato sempre uno stimolo ed un incoraggiamento ad accogliere le piccole croci quotidiane per farne un mezzo di santificazione e di adesione totale al progetto che Dio aveva fatto sulla sua persona. Anche in quest’ultimo periodo di vita, pur non riuscendo più a comunicare facilmente con le persone che la assistevano e la visitavano, il suo sguardo esprimeva riconoscenza. Pensiamo quindi che dal suo intimo si sia elevata spesso al Signore l’espressione di completo abbandono a lui: “Eccomi, Signore,io vengo... si compia in me la tua volontà”.

La Comunità di Cormòns