COLLABORAZIONE Pastorale di Cormòns - Parrocchie di Borgnano, Brazzano, Dolegna del Collio e Cormòns
Quando ho ricevuto la proposta di partire per Lourdes assieme all'Unitalsi della Diocesi di Gorizia, in un primo momento ho provato un po' di paura: prima di tutto, perché non ero a conoscenza del servizio che avrei dovuto svolgere e anche ero consapevole che ci sono persone più preparate di me e con più esperienza, ma anche perché avevo timore delle situazioni che avrebbero potuto crearsi a livello emotivo. Confidando e affidandomi a Gesù e a Maria, ho accolto serenamente la proposta, penso come tutti coloro che si mettono a disposizione dell'Unitalsi, prendendo atto della mia coscienza morale: “Quando ascolta la coscienza morale, l'uomo prudente può sentire la voce di Dio che gli parla” (C.C.C. 1797). A me piace pensare di aver risposto a una chiamata presente nell'intimo della mia persona, a un invito fatto da Dio che agisce nella nostra storia personale. “Dio non cessa di attirare l'uomo a sé, perché viva e trovi in Lui quella pienezza di verità e felicità che cerca senza posa”. (C.C.C. 44-45)
Il giorno della partenza, alla stazione mi ha particolarmente colpito la frenesia e la fretta di partire che avevano i volontari dell'Unitalsi, la voglia di mettersi subito a servizio, come la fretta evangelica di Maria “che in fretta andò dalla cugina Elisabetta” (Lc. 1,39). Mi ha colpito, anche, quel desiderio di incontrarsi nuovamente assieme agli altri volontari, ma soprattutto di condivisione con gli ammalati in uno spirito di comunialità.
Sul treno si incontrano comunità parrocchiali diverse, nonostante che ognuna abbia la propria identità e diversità, formano una “comunità di comunità” con la consapevolezza che è Cristo a renderci unica Chiesa viva e operante. Nella Chiesa, infatti, la diversità dei carismi porta in sé un unico fine e un'unica finalità, un'unica intenzione: il bene e la felicità dell'uomo. Questo rinvigorisce la radice della dignità umana.
Dicono che oggi viviamo un un'epoca colpita da una grave forma di individualismo, dal decadimento dei valori cardine. Un'epoca in cui chi mette a disposizione la propria umanità e non ha paura di amare il prossimo è un debole. Vedendo la forza dei volontari dell'Unitalsi possiamo dire che non tutto è andato perduto, perché ci sono ancora persone che non hanno timore di andare controcorrente e, come il buon samaritano, sono capaci di fermarsi e mettere da parte i propri impegni, interrompere il proprio “viaggio” (Lc. 10,33) e chinarsi prendendosi cura del prossimo. Persone che mettono in secondo piano l'io per costruire un noi: uomini e donne, ragazzi e ragazze, giovani che vivono concretamente le tre virtù Teologali dono di Dio (fede, speranza e carità). Sono uomini e donne con il cuore infervorato dall'ardore della carità, che viene dall'amore di Dio. In tanti mi hanno detto che una volta che vai a Lourdes, poi non puoi più fare a meno di andarci, e che ogni volta è come la prima. Questo è testimoniato da tanti volontari Unitalsi che hanno all'attivo 20 e 30 anni di servizio. Come Santa Bernardette, dopo l'incontro alla grotta con la bella Signora, non ha più potuto fare a meno di andarci nonostante i divieti delle autorità, perché quell'incontro con Maria ha cambiato la sua vita, perché aveva capito che il camminare con Maria porta a Cristo. Bernardette diceva “la grotta era il mio cielo”. Alla grotta io sono rimasto affascinato dal silenzio, nonostante il fragore del fiume Gave che passa a poche decine di metri. Nella grotta c'è un assordante silenzio che parla dell'immenso mistero di Dio rivelatosi attraverso Maria, un silenzio che ti aiuta a contemplare l'infinito Amore di Dio. Questo silenzio mi ha aiutato ad andare in profondità, ad ascoltare me stesso, a farmi trovare risposte e pormi nuovi interrogativi e a farmi fare l'esperienza di un Dio che mi ama e mi sta accanto assieme a Maria.
Mentre scrivo queste righe il mio pensiero e la mia preghiera va a tutti i malati e gli amici che hanno condiviso con me le fatiche di questo viaggio. Ringrazio Alberto e Renzo per avermi guidato. Un grande abbraccio voglio donare al gruppo degli arancioni e un particolare “grazie” a Paolo e Graziella che mi hanno permesso di vivere questa bella e costruttiva esperienza.
Piero
Da quest’anno, con la dichiarazione dei redditi, si può devolvere il 5X1000 in favore del Ric Cormons, che essendo associato a NOI ASSOCIAZIONE, rientra nelle Associazioni di promozione sociale. Basterà indicare nell’apposita casella del riquadro del 5 per mille il CODICE FISCALE del Ric Cormons: 91035880318 e apporre la firma.
Senza spendere un euro in più, si potrà contribuire a sostenere le attività del nostro Ric.
Se hai la tessera di RIC Cormòns affiliata a NOI ASSOCIAZIONE puoi beneficiare di condizioni particolari presso i seguenti esercizi:
Le offerte e le modalità delle convenzioni sono consultabili su questa pagina.
La registrazione al sito dell'Unità Pastorale ti permette di accedere ai contenuti riservati alla nostra comunità.
Ti chiediamo di immettere il tuo nome e cognome reale. Ad esempio Mario Rossi.
Questo ci pemette di garantire la tracciabilità e quindi la qualità dei contenuti da parte degli utenti registrati.
L'autorizzazione all'accesso ti verrà comunicata tramite una e-mail inviata all'indirizzo che hai specificato.
Il sistema è stato configurato per respingere attacchi informatici tramite la tecnologia Mollom.
Nessuna informazione immessa verrà resa pubblica.
Proponiamo alcuni contenuti da siti internet consigliati. Mandaci una segnalazione per consigliarci un sito da collegare.